e_mob 2019 è stato un successo e conferma che Milano è la capitale d’Italia della mobilità elettrica

Fare sistema per accelerare e rendere equa la transizione verso la mobilità elettrica. È quanto emerso alla terza edizione di e_mob, il Festival dell’eMobility svoltosi a Palazzo Lombardia dal 26 al 28 settembre. Una tre giornipartecipata con molti convegni “tutti esauriti” e la piazza gremita di curiosi e del “popolo elettrico” arrivato sabato per il tradizionale raduno “silenzioso”. Ad attrarre gli oltre 10.000 visitatori, 2.500 dei quali registrati ai convegni, sono state le soluzioni “green” narrate dai quasi 100 relatori e quelle esposte in Piazza Città di Lombardia. 

Transizione per l’ambiente

Il filo comune dell’edizione 2019 è stata la convinzione che la tecnologia elettrica sia la più adeguata per rendere i trasporti compatibili con il miglioramento della qualità dell’aria richiesto dall’Unione europea e con l’appello degli scienziati dell’IPCC, l’Intergovernmental Panel on Climate Change, per contrastare i cambiamenti climatici.

A conferma della necessità della conversione con la “scossa” sono stati illustrati alcuni studi, come quello presentato da Ugo Bardi del Club di Roma. La ricerca attesta che l’umanità è già in fase di overshoot, ossia consuma più risorse di quelle che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di un anno e, nel caso dei gas serra, emette più CO2 di quanto l’ecosistema Terra sia in grado di assorbire. Per rientrare nei parametri stabiliti dall’Accordo di Parigi si devono prendere diversi provvedimenti, inclusa la transizione verso la mobilità elettrica con una crescita globale del 28% all’anno per i prossimi decenni. 

Servono le Alleanze

Massimo accordo si è registrato sulla necessità di accelerare la transizione verso la mobilità a emissioni zero formando un’alleanza tra istituzioni, atenei, istituti di ricerca, industria e associazioni. Ne è convinto Stefano Buffagni, viceministro del Ministero dello sviluppo economico, che ha confermato l’intento dell’esecutivo di rafforzare il supporto verso la mobilità a emissioni zero e di riavviare il tavolo automotive «per capire come affrontare in modo efficace la transizione tecnologica. Siamo consapevoli – ha proseguito Buffagni – che la transizione sarà complessa e avrà ripercussioni sociali. Occorrerà procedere in modo adeguato. In particolare, serve un master plan che programmi la transizione da qui al 2030: lo stiamo facendo con la consultazione di otto grandi università, le aziende di Stato e il settore della finanza, ma l’unico modo per affrontarla è fare sistema come Paese». 

Un approccio, per altro, ribadito da molti relatori e alla base della filosofia di e_mob fin dalla sua prima edizione. A rimarcarlo è la stessa composizione del comitato promotore e scientifico della rassegna, che riunisce realtà eterogenee accomunate dalla volontà di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti. E lo è la Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica, documento voluto per condividere le buone pratiche delle 132 amministrazioni aderenti e rappresentative di oltre 22 milioni di italiani. Una collaborazione a favore della tecnologia a emissioni zero che a e_mob 2019 ha varcato i confini nazionali grazie al contributo di ospiti stranieri, da Sara DahlstenConsigliere Diplomatico dell’Ambasciata di Svezia, ad Anne van der Veen Harry, analista della società di consulenza ambientale Over Morgen. 

L’elettrico deve essere accessibile

L’uniformità di pensiero riguarda anche la volontà di rendere la transizione elettrica accessibile a tutti. Un intento con molte sfaccettature, del quale gli incentivi economici all’acquisto di mezzi green sono soltanto un aspetto. A livello nazionale, la volontà della comunità di e_mob è di chiedere al Governo di destinare l’intero ricavo dei “malus” a carico delle vetture più inquinanti per i “bonus” destinati a elettriche e ibride plug-in. Una scelta che potrebbe triplicare le risorse (da 70 a oltre 200 milioni di euro) a favore delle auto a basse emissioni, supportando l’aumento della domanda previsto per il 2020. 

La Volkswagen e-Up! a 6.500 euro è un grande affare

Già certe sono le agevolazioni della Regione Lombardia, che diventeranno operative a metà ottobre con 26,5 milioni di euro (8,5 destinati alle imprese e 18 milioni ai cittadini), da concedere al rinnovo del parco con bonus che arrivano fino a 8.000 euro per l’acquisto di auto private e fino a 20.000 euro per sostituire i veicoli commerciali delle imprese. Contributi che si possono sommare a quelli nazionali e che permetteranno, ad esempio, di comprare una city car come la Volkswagen up! a circa 7.000 euro, meno di un modello tradizionale. 

L’accessibilità alla tecnologia elettrica può essere perseguita anche garantendo benefici pratici, come l’accesso alle corsie preferenziali o alle ZTL, la disponibilità di parcheggi riservati, i pedaggi gratuiti o l’esenzione del bollo auto. Vantaggi che, secondo il presidente del Cei-Cives Pietro Menga, sarebbero alla base del successo di vendite di auto a batterie in Norvegia. 

Favorire il trasporto alternativo

Altra interpretazione di accessibilità è fornita dagli amministratori presenti a e_mob, tutti concordi nel sostenere il concetto sintetizzato dall’assessore all’ambiente e clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo: «La transizione deve passare attraverso un cambio di paradigma: l’auto elettrica deve diventare parte di un nuovo modello di trasporto che riduca il numero di veicoli in circolazione e questo passa inevitabilmente per la condivisione. In questo contesto si innesta anche la modifica dell’uso del veicolo nelle flotte aziendali e il potenziamento del trasporto pubblico locale». 

e_mob 2019

Si tratta, quindi, di incrementare e rendere più attrattivi treni, metropolitane e bus, con questi ultimi esclusivamente a trazione elettrica come prevedono di fare Milano entro il 2030 e Torino pochi anni dopo. Obiettivo perseguibile anche con i “bonus mobilità” promossi dal Comune di Bologna che destinano i ricavi dei parcheggi in contributi per favorire l’uso di sharing, taxi e bus.

Si rende necessario ridefinire gli spazi pubblici per dare pari dignità a pedoni, ciclisti e altri utenti “deboli”, compresa la micromobilità. Una modalità emersa con l’elettrificazione è che potrebbe favorire l’intermodalità (l’uso combinato di mezzi privati e pubblici), a tutto beneficio della decongestione e dell’ambiente. 

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La condivisione è una priorità

Un’opportunità importante per rendere accessibile a tutti la mobilità elettrica è rappresentata dallo sharing, modalità semplice e a basso costo con il vantaggio di favorire la decongestione. A puntarci con decisione è Milano, come illustrato da Filippo Salucci, direttore direzione mobilità e trasporti del Comune. L’impegno dell’amministrazione è rendere l’offerta condivisa in città tutta a emissioni zero.

Un obiettivo quasi raggiunto nel comparto scooter con il 94% dei 2.000 mezzi in condivisione a batterie, ma ancora lontano per le “car” dove la quota elettrica si ferma al 23% delle 3.364 auto in servizio, merito soprattutto di E-Vai, che ha una flotta per l’88% a emissioni zero. A incentivare l’elettrificazione saranno le nuove regole inserite nei futuri bandi che concedono sconti per ogni vettura a batterie introdotta nelle flotte dei gestori del servizio. 

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In tema di sharing citiamo anche quello a pedali, con il servizio comunale BikeMi potenziato con 30 stazioni e con le nuove bici a pedalata assistita presentate proprio a e_mob. In espansione è anche il servizio in free floating con l’avvio di un nuovo bando che porterà i cicli disponibili da 8.000 a 16.000. 

L’industria è pronta alla transizione

L’edizione 2019 di e_mob ha confermato la crescente disponibilità di mezzi a zero emissioni, dai monopattini Circ alle e-bike con sistema Bosch eBike System, dagli scooter di AskollQuadro Vehicles e Niu alle moto di Energica. Ancora più in fermento è il comparto automotive con l’arrivo di numerose novità destinate a dare una “scossa” al mercato. FCA debutta nel 2020 con la 500 (senza dimenticare il Ducato Electric), seguita da altri 12 modelli a batterie, tutti prodotti in Italia. A questi si aggiungono le 8 auto elettriche e plug-in previste dal Gruppo PSA, comprese la Peugeot e-208 e l’Opel Corsa-e presenti a e_mob, e la Volkswagen ID.3 con un listino competitivo rispetto alle Golf tradizionali.

Un’offensiva alla quale risponderanno di certo i pionieri del settore Renault e Nissan, ma pure i marchi premium visti a e_mob, cioè Volvo e Jaguar. A far presupporre molte altre novità capaci di incrementare la concorrenza e ridurre i prezzi d’acquisto è pure l’impegno di Bosch, attiva nel settore con oltre 50 progetti per elettrificare tutti i mezzi, dalle biciclette ai veicoli industriali. 

emob2019

Una festa anche per i piccoli

La tre giorni milanese è stata pure un’occasione di festa. I ragazzi hanno giocato nei laboratori e si sono sfidati con le macchine elettriche nella pista allestita dal Gruppo Hera dove, per la verità, si sono visti anche molti adulti. I più grandi si sono alternati in centinaia di test drive a due e quattro ruote che hanno lasciato meravigliati chi, per la prima volta, si approcciava all’elettrico.

Le premiazioni dei pionieri

Un’esperienza gratificante ben conosciuta dai centinaia di iscritti al raduno di veicoli elettrici, in particolare da alcuni che l’auto elettrica la vivono intensamente e, per questo, premiati da Enel X con bonus di ricarica gratuiti.

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Il premio per il partecipante arrivato da più lontano è andato a Giulio Felicetti, che ha percorso 1.192 km per giungere a e_mob dall’Isola di Capo Rizzuto. Altri riconoscimenti sono andati a Eros Iazzariniper la vettura con più chilometri sul cruscotto (180.056 km) e a Marco Visconti per l’auto più longeva, la Seat Marbella immatricolata nel 1990. Un premio speciale, infine, è stato consegnato a Giordano Vieri, noto come Jo Pesata, per aver compiuto il giro d’Italia per testare tutte le colonnine fast di Enel X al volante di una Nissan Leaf. 

Appuntamento ad e_mob 2020

Se il futuro appare roseo, sono ancora molti i nodi da sciogliere per rendere la scelta elettrica preferibile. Le principali riguardano l’adeguamento delle normative per semplificare l’installazione di colonnine private e pubbliche, per regolamentare la tecnologia vehicle to grid, la micromobilità o per riformare il Codice della Strada.

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Altri aspetti di rilievo sono il consolidamento della rete  elettrica nazionale e l’estensione dell’infrastruttura di ricarica Fast, in particolare sui tratti autostradali, nonché la definizione di una tariffazione per i rifornimenti domestici e pubblici. Importante è anche creare regole unificate per tutti i Comuni, garantire una formazione per le nuove professionalità emergenti e trovare soluzioni efficaci per creare una distribuzione urbana delle merci. Un comparto, quest’ultimo, in forte espansione (+94% entro il 2021), ma responsabile  del 50% dell’inquinamento da traffico e di danni per 100 miliardi di euro in Europa a causa delle inefficienze del servizio. 

Problematiche che saranno al centro degli impegni della comunità di e_mob fino alla prossima edizione in programma a Milano dal 24 al 26 settembre 2020. Perché la vera sfida di e_mob è dalla prima edizione è di trovare soluzioni concrete a problemi poco visibili, ma la cui rimozione è indispensabile per rendere la mobilità elettrica semplice e accessibile. In attesa di quella che si preannuncia come un appuntamento di svolta è giusto ricordare quella che si appena conclusa.

«È stata una terza edizione – ha dichiarato il coordinatore del comitato promotore Camillo Piazza – al di sopra di ogni aspettativa e la presenza delle principali case automobilistiche e motoristiche che concretamente credono in questo mercato è la dimostrazione che siamo sulla strada giusta. Il prossimo anno si vedranno in Italia risultati di crescita importanti. Ringraziamo tutti i componenti del comitato promotore, per primi la Regione Lombardiache ci ha ospitato, il Comune di Milano, la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e poi a2Aa, EnelEdison e il Gruppo Hera, senza dimenticare Cobat e ATM, che ogni anno dimostrano sempre di più di credere in questo mercato. Grazie, infine, al prezioso aiuto del nostro comitato scientifico che ha dato un contributo fondamentale per rispondere a tutti i quesiti collegati allo sviluppo di questo settore»

[C.S. e_mob]

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