La Chevrolet Bolt, quella che da noi era conosciuta come Opel Ampera-e, un’auto, quest’ultima, che in realtà non abbiamo mai visto a causa delle vicissitudini tra la GM e la Opel (la difficoltà più grande era quella di ottenere la Bolt dalla GM), che si sono poi concluse con la vendita del brand tedesco al Gruppo PSA. Attualmente l’Opel Ampera-e è stata completamente sostituita dalla Corsa elettrica.
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La Bolt, insieme alla Tesla, è stata una delle prime “vere” auto elettriche in grado di garantire un’ottima autonomia, che è stata certificata a 383 km.
L’autonomia arriva a 417 km
A distanza di qualche anno dall’uscita, la General Motors ha deciso di aggiornare la Bolt. Le modifiche non sono visibili sull’estetica, ma sono tutte sotto il cofano. Grazie ad un aggiornamento alla chimica delle celle della batteria degli ioni di litio, la nuova Bolt MY 2020 l’autonomia è stata portata a 417 km con una singola ricarica (valore certificato secondo lo standard EPA). Sicuramente un ottimo valore per la monovolume della casa americana.
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Migliora anche la connettività
Con l’aggiornamento è stata migliorata anche la connettività; il sistema multimediale è ora compatibile con Android Auto e Apple Car Play. Attraverso l’applicazione myChevrolet è poi possibile pianificare il proprio viaggio selezionando le soste con i relativi punti di ricarica.