La Ford ha reso noti i piani di ristrutturazione per l’Europa, confermando una massiccia opera di razionalizzazione.
Questo piano di ristrutturazione prevede, come ampiamente preventivato, lacrime e sangue.
Nello specifico:
-Chiusura di 6 impianti;
-Elettrificazione di tutta la gamma;
-Taglio di 12mila posti di lavoro;
-Semplificazione del portafoglio prodotti, con valorizzazione di suv e crossover e snellimento dell’organizzazione;
-Creazione di tre aree di business: veicoli passeggeri, veicoli commerciali, veicoli di importazione.
Se nel breve/medio periodo il piano di ristrutturazione della Ford graverà soprattutto sulle risorse umane (è previsto il taglio di 12 mila posti di lavoro), nel lungo periodo la strategia della casa americana pagherà. Questo perché nell’attuale settore automobilistico è in corso una profonda trasformazione che necessita di risorse umane specializzate, nonché di nuove competenze.
Una trasformazione che necessita, oltre che di competenze, anche di ingenti investimenti. E, non a caso, le più grandi case automobilistiche hanno deciso di coalizzarsi. Ultimo accordo in ordine di tempo è quello tra la BMW e la Jaguar & Land Rover per lo sviluppo di motori elettrici di ultima generazione.
I settori sui quali le case automobilistiche dovranno puntare, possibilmente con l’aiuto delle istituzioni sono: i sistemi di controllo per le batterie, i sistemi di ricarica, la tecnologia e la produzione in serie degli accumulatori, i sistemi avanzati di assistenza alla guida.