La vetturetta Microlino, presentata per la prima volta al Salone di Ginevra del 2016 (che è omologata come quadriciclo pesante), ha riscosso un ottimo successo tanto da totalizzare circa 12mila preordini. La Microlino, realizzata dalla svizzera Micro-Mobility, il cui costo di partenza è di 12mila euro, è prevista in due diversi allestimenti: uno con pacco batterie da 8 kWh, in grado di garantire un’autonomia di 126 km, e uno con un’accumulare con una capacità di 14 kWh, che garantisce un’autonomia di 202 km
Inizialmente doveva essere costruita dall’imolese Tazzari, poi l’azienda italiana, nel dicembre 2018, ha deciso di vendere tutto il ramo citycar alla tedesca Artega, azienda specializzata nella produzione di hypercar elettriche.
I primi ritardi
I problemi per la Microlino sono iniziati con la costruzione dei primi esemplari, scanditi da ritardi a causa della scarsa qualità costruttiva.
La svizzera Micro Mobility System ha infatti giudicato l’operato della Artega non all’altezza, esortando quindi la compagnia tedesca a migliorare la qualità. Secondo gli svizzeri i prototipi realizzati dalla Artega non raggiungevano gli standard qualitativi prefissati. Anche il passaggio di consegne dalla Tazzari alla Artega potrebbe aver causato dei ritardi.
Nasce il clone Karolino
I tedeschi hanno preso male queste critiche, che di fatto hanno causato dei ritardi, e hanno così deciso di procedere in autonomia realizzando un clone migliorato (con un motore elettrico più efficiente) della Microlino chiamato Karolino. Ovviamente tutto è finito in tribunale. Il primo round è stato vinto dalla svizzera Micro Mobility System che ha ottenuto dal tribunale tedesco il blocco della pubblicità della Karolino e lo stop della produzione. Ma ovviamente non finirà qui.