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Renault Scénic 2018 è una vettura completamente nuova rispetto alla precedente generazione. Si porta in dote tutta la tecnologia della casa francese ma anche delle linee morbide e sinuose, un approccio, quello di Renault, che eleva la nuova Scénic verso territori inesplorati. Il perché è presto detto: la Scénic 2018 è sì una monovolume ma ha la peculiarità di aver preso in prestito un bel po’ di elementi dai SUV/Crossover, tra di essi rientra sicuramente l’altezza da terra.
Come da tradizione la nostra Recensione si soffermerà sulla tecnologia della vettura e sul sistema di infotelematica di bordo. Gli altri aspetti della vettura verranno trattati in maniera molto discorsiva.
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Estetica
L’allestimento che abbiamo provato è il seguente: Scénic Initiale Paris Energy dCi 160 EDC. L’estetica della Scénic è molto particolare. Forte è il richiamo alle altre vetture della gamma della casa francese con una calandra a sviluppo orizzontale dove troviamo incastonata la losanga in mezzo a dei motivi cromati.
Il profilo laterale risulta importante con dei passaruota ampi che ospitano cerchi da 20 pollici, specifici, ed una superficie vetrata tagliata in modo sinergico con le portiere. La parte posteriore è leggermente più classica con dei gruppi ottici tagliati all’altezza del portellone.
Tecnologia
Per quanto riguarda la tecnologia di assistenza alla guida abbiamo: il mantenimento della corsia, l’avviso di distanza, l’active braking, l’allarme angolo morto, il cruise control adattivo con limitatore di velocità, il rilevamento della stanchezza, la lettura dei segnali stradali.
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Il pacchetto che il driver ha a disposizione è completo e permette di guidare con una certa disinvoltura in autostrada, grazie alla presenza del cruise control adattivo, che ormai è diventato quasi una necessità. Non manca nemmeno il Park Assist che insieme ai sensori di distanza installati nel perimetro della vettura tolgono impaccio nella manovre.
La tecnologia implementata sulle ultime Renault è in grado di garantire sicurezza attiva e passiva al driver. Il Cruise Control funziona in modo piuttosto fluido ed in autostrada è una vera manna dal cielo.
Sistema di infotelematica
Sulla Scénic Initiale Paris abbiamo il sistema di infotelematica che troviamo sull’alto di gamma Renault: R-Link 2. Troviamo un ampio schermo touch da 8,7″ a sviluppo verticale dove è possibile governare tutti gli aspetti principali della vettura: regolare la temperatura dell’abitacolo, gestire le fonti audio e video grazie alle 2 porte USB disponibili e al bluetooth integrate.
Sullo schermo vengono inoltre proiettate le immagini catturate dalla telecamera posteriore, utili per fare manovre di parcheggio attraverso il Park Assist.
Inoltre è possibile scegliere la luminosità dell’ambiente di guida e la modalità di guida tra le 4 modalità Multi Experience: neutra, eco, comfort o sport. Modalità, queste ultime, selezionabili anche mediante il satellite collocato nel tunnel centrale.
Attraverso i comandi vocali è possibile interagire con il navigatore impostando la destinazione preferita, oppure chiamare un contatto della rubrica telefonica – il telefono deve essere connesso attraverso il bluetooth- oppure selezionare la stazione radio. Per quanto concerne il sistema di navigazione abbiamo il TomTom 3D in grado di garantire un ottima risposta e delle mappe complete ed aggiornate.
R-Link 2 è compatibile con Apple Car Play e Android Auto. Quando si utilizzano queste due applicazioni lo schermo a sviluppo orizzontale non viene interamente sfruttato; il risultato è che si formano due bande, una superiore e una inferiore.
Il layout dello sistema R-Link 2 è inoltre interamente personalizzabile; dalla schermata è infatti possibile impostare i comandi che vengono utilizzati con maggiore frequenza come ad esempio il volume audio, la regolazione dei sedili, gli smartphone connessi.
Comoda e confortevole
Il pianale e la meccanica della Scénic sono quelli delle Renault medio-grandi più recenti, ossia Mégane, Talisman ed Espace. La Scénic è accogliente e curata, lo spazio a bordo è abbondante anche se chi siede dietro ha meno spazio a disposizione rispetto al precedente modello. Il baule è molto ampio -506 litri- e pratico poiché i sedili posteriori si reclinano elettricamente.
La vita a bordo della Scénic è confortevole, così come da tradizione della casa francese. Le sospensioni riescono ad assorbire bene le asperità del terreno anche se i dossi si fanno un po’ sentire. Molto comoda nelle lunghe percorrenze, grazie al pacchetto di aiuti e di ausili alla guida ma anche grazie al layout della strumentazione. Le ampie superfici vetrate rendono molto luminoso l’ambiente.
Un aspetto molto particolare è il tunnel centrale scorrevole che può essere collocato sia anteriormente che come divisorio dei sedili posteriori.
Giudizio finale
La Renault Scénic 2018 è una monovulume che racchiude tutti gli attuali dettami della casa automobilistica francese.
Troviamo infatti il pacchetto tecnico che Renault utilizza nell’alto della gamma e che portano in dote il completo pacchetto di aiuti alla guida, il sistema di infotelematica R-Link 2 ed il Multi Experience che permette di selezionare il comportamento dinamico della vettura.
L’allestimento che abbiamo provato –Initiale Paris Energy con motore dCi da 160 cavalli e cambio automatico EDC- era completo di tutti gli optional ed ha un prezzo base di 38mila euro. Stiamo parlando di un ottimo rapporto qualità/prezzo e già completa di tutti gli accessori. Da precisare inoltre che il costo degli accessori rispetto alla concorrenza è comunque più basso.
Dove la casa francese ha lavorato molto è sul comfort di marcia. La Scénic è una vettura comoda e pratica e anche con il propulsore a gasolio riesce ad essere poco rumorosa. In conclusione la Scénic è una monovolume perfetta per una famiglia composta da 4-5 elementi (meglio quattro), che dà il meglio di sé nelle lunghe percorrenze grazie allo spazio a bordo che può essere sfruttato al meglio.
PRO
– Estetica accattivante
– Comoda e confortevole
– Piacevole da guidare
– Capacità di carico
CONTRO
– Fruscii aerodinamici
– Alcune finiture un po’ sottotono
