Sono Motors Sion è l’auto elettrica solare di una startup tedesca fondata da giovani studenti che hanno ideato questa vettura nel garage di casa. Si apre così l’avventura che ha portato la Sion, l’auto elettrica solare, in giro per l’Italia: Roma, Firenze, Genova, Torino e Milano. Il tour ha toccato la città meneghina il 27 ed il 28 marzo. Greenmotorsport non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di toccare con mano quella che di fatto è un’auto molto interessante, almeno sulla carta.
Il 27 marzo, primo giorno del tour, arriviamo sul posto -un’hotel di Assago- ed iniziamo a sbirciare la vettura. La prima impressione non è positiva. La Sion di Sono Motors appare come una macchina molto grezza, poco rifinita e un po’ lontana da quella che dovrebbe essere la versione definitiva. Parlando con gli addetti stampa di Sono Motors facciamo presenti questi nostri dubbi e ci rispondono: “la versione definitiva sarà più rifinita rispetto a questo prototipo ma le modifiche non saranno sostanziali“. Da precisare che i prototipi che l’azienda utilizza nei propri tour non sono ovviamente omologati per viaggiare su strada ed inoltre presentano molti pezzi in comune direttamente mutuati dalla BMW i3.
Veniamo affiancati dall’addetto stampa Julius Zimmer che sembra molto disponibile a rispondere a tutte le nostre domande. Rimanendo sul tema della produzione di serie, Jiulis sostiene che “Sono Motors ha stretto un accordo con una grossa azienda automobilistica che verrà sfruttata per la produzione in serie della Sion”. Produzione che dovrebbe partire nel 2019. Ad oggi però ancora non sappiamo nulla su chi produrrà questa vettura.
Tralasciando questo dettaglio quello che colpisce della Sono Motors Sion è la forma. La Sion appare come un’auto globale, anche se Julius ci tiene a precisare che la “forma è stata concepita in funzione dell’usabilità e della funzionalità”. La vettura è ricoperta interamente di pannelli, caratteristica, quest’ultima, che è molto sponsorizzata da Sono Motors la quale sostiene che tutte queste celle verranno saranno utili soprattutto durante le ore di sosta prolungata.
Tecnicamente abbiamo un motore che dovrebbe essere posteriore o anteriore, ancora non è stata definita l’esatta collocazione del powertrain anche se nel prototipo il motore era collocato sull’assale posteriore. Anche la capienza della batteria ancora non è stata definita. Molto probabilmente la capacità dovrebbe oscillare tra 35 e 45 kWh con un’autonomia di circa 250 km.
La sensazione di scarsa rifinitura del progetto risulta ancora più evidente quando si guida la Sion. Sospensioni che, per usare un eufemismo, appaiono migliorabili ed insonorizzazione praticamente inesistente. La sensazione, quindi, è stata quella di guidare un muletto che una versione quasi definitiva della vettura.
Altra perplessità che abbiamo rilevato è il peso della vettura: quasi 2 tonnellate. L’azienda però fa sapere che nella versione definitiva il peso sarà ridotto fino ad arrivare a 1,2 tonnellate, con un risparmio complessivo di oltre 800 kg. Come sarà possibile ottenere questo risparmio di peso non ci è dato saperlo. Di certo non crediamo che solo realizzando i pannelli porta e molte parti della vettura in materiale composito sia sufficiente per raggiungere questo traguardo.
La strategia di Sono Motors prevede di realizzare una sola versione e una sola tipologia di trazione -anteriore o posteriore- il tutto ovviamente per ridurre al massimo i costi di produzione.
Per quanto riguarda il tipo di ricarica la Sion avrà i seguenti tipi di connettore: CCS per la carica rapida con 50 kW (DC); tipo 2 (EN 62196) con minimo 22 kW (AC), output (bidirezionale) con minimo 6,6 kW (AC); SchuKo con 2,6 kW (AC). Quindi sotto questo punto di vista le opzioni sono veramente tante ed in grado di rispondere a diversi tipi di esigenze.
Gli interni della Sion sono discreti e si sposano perfettamente con la vettura. Azzeccata la presenza dei licheni incastonati all’interno della plancia i quali hanno una funzione, oltre che estetica, per purificare l’aria all’interno dell’abitacolo.
Sono Motors chiama breSono questo tipo di filtro naturale.
Sempre rimanendo in tema di interni il livello di finitura, così come per quanto riguarda la carrozzeria i cui pannelli non sembrano allineati perfettamente -ma ci può stare visto che stiamo parlando di un prototipo- sembra tutt’altro che “definitivo”. L’azienda ci fa sapere che i pannelli porta saranno rifiniti diversamente, i tessuti delle tappezzeria dovrebbero essere più raffinati e qualche particolare della plancia verrà rifinito meglio. Ma di base il layout della plancia resterà questo che abbiamo visto.
Considerazioni conclusive
Dare un giudizio sulla Sono Motors Sion resta difficile. Lo abbiamo sempre detto e, anche in questo specifico contesto, lo ribadiamo: fare auto è un mestiere difficile e costoso. Quindi per una startup rimane complicato approcciarsi sul mercato proponendo un’auto elettrica ad un prezzo così aggressivo di 16mila euro. Inoltre, la produzione in serie è prevista nel 2019 -Sono Motors ha accumulato circa 3500 prenotazioni- ma, ad oggi, devono essere sciolti diversi aspetti cruciali. Chi produrrà la vettura? Alla Sono Motors ci fanno sapere che la produzione avverrà in Europa con l’ausilio di un grosso carmaker. Probabilmente Sono Motors farà una joint venture con qualche grossa azienda automobilistica.
Quella che abbiamo visto è infatti è un prototipo su base BMW i3, ossia diverse parti della Sion sono mutuate dalla i3, quadro strumenti compreso. Tuttavia ci sono degli aspetti che ci fanno ben sperare sul progetto: i ragazzi di Sono Motors sono giovani, aggressivi e credono in quello che fanno. Certo, i buoni propositi da soli non bastano, tuttavia l’azienda ha dimostrato di essere in grado di racimolare dei capitali che hanno permesso al progetto di andare avanti.
Sull’estetica della Sion ci siamo pronunciati e abbiamo riferito anche alla stessa Sono Motors il nostro pensiero; in Europa il pubblico è molto sensibile a quella che è l’estetica della vettura. Ma gli apicali della giovane aziende tedesca sono convinti che l’estetica della Sion è stata concepita per massimizzare la funzionalità, quindi la vettura definitiva saprà farsi apprezzare soprattutto dalle famiglie. Come sempre: chi vivrà vedrà.