L’idea di ricaricare l’auto viaggiando è uno di quelle “sul tavolo” per risolvere uno degli annosi problemi delle auto elettriche: il tempo di ricarica. Il Politecnico di Torino entra in questa sfida con un prototipo chiamato: POLITO Charge While Driving. Il prototipo realizzato a Torino prevede un sistema di ricarica wireless delle batterie in movimento, mentre le vetture viaggiano in autostrade attrezzate con appositi sistemi.
La soluzione ai tempi di ricarica?
Il prototipo si basa su una tecnologia detta inductive power trasfer (IPT) che sta attraendo l’attenzione di numerose aziende nel settore automotive e sta vedendo lo sviluppo di diversi prototipi in tutto il mondo. Questi sistemi funzionano grazie alla trasmissione induttiva di energia elettrica tramite l’utilizzo di induttori risonanti, che funzionano grazie ad un principio molto simile a quello che ci permette di cucinare sulle piastre a induzione. Tale tecnologia non richiede quindi alcun contatto elettrico, introducendo numerosi vantaggi in termini di sicurezza e semplicità di utilizzo.
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Un passo ulteriore rispetto a questi sistemi è stato fatto dal prototipo installato a Susa, che non richiede che la ricarica avvenga con veicolo fermo durante le soste o, in modo prolungato, durante il parcheggio: si parla in questo caso di dynamic IPT, ovvero l’utilizzo della stessa tecnologia durante il movimento del veicolo. L’unità base di un sistema IPT per applicazioni automotive è costituita da una bobina fissa, posta al di sotto del manto stradale, indicata come trasmettitore, e una bobina installata a bordo veicolo chiamata ricevitore.
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Nel circuito di Susa sono state installate 50 bobine trasmittenti, che invieranno energia ad un ricevitore installato a bordo di un veicolo commerciale leggero.
fonte: comunicato Politecnico di Torino