La Opel, che attualmente ha a listino la Corsa-e e la Grandland X ibrida ricaricabile, ha una solida esperienza nel campo delle vetture elettriche. Cerchiamo di ripercorrerla.
Nel 1968 il dispositivo di estensione dell’autonomia
Nel 1968 venne introdotto con la Kadett B Stir-Lec I il “dispositivo di estensione dell’autonomia” che avrebbe poi trovato applicazione in produzione con la Opel Ampera. Il modello sperimentale Stir-Lec montava 14 batterie al piombo acido costantemente ricaricate da un piccolo motore a combustione Stirling posizionato nella parte posteriore.
Arriva l’avveniristica Electro GT
Tre anni dopo, Georg von Opel, pronipote del fondatore dell’azienda, batté sei record mondiali per veicoli elettrici al volante di una Opel Electro GT a 188 km/h; montava due motori elettrici che producevano 88 kW/120 CV. L’energia era fornita da una batteria da 590 chilogrammi al nickel-cadmio e, a una velocità costante di 100 km/h, la vettura aveva un’autonomia di 44 chilometri.
La ricerca fece un passo avanti con il programma Opel Impuls negli anni 1990-97. Impuls I era un veicolo basato sulla Kadett che montava un motore elettrico a corrente continua da 16 kW che utilizzava batterie al nickel-cadmio con elettrolita liquido. Aveva un’autonomia di circa 80 km e raggiungeva una velocità massima di 100 km/h.
Un anno più tardi arrivò la Impuls II, basata sulla Astra station wagon. Utilizzava 32 batterie al piombo-acido che azionavano due motori asincroni trifase per un totale di circa 45 kW/61 CV.
Dal 1993 al 1997 Opel portò avanti il primo programma di test di veicoli elettrici su larga scala, l’Impuls III. Una flotta di dieci vetture Impuls III fu collaudata sull’isola tedesca di Rügen, dove percorsero in totale più di 300.000 km. Cinque vetture montavano batterie al nickel-cadmio (45 kW/61 CV) e altre cinque utilizzavano batterie ad alta energia al sodio/cloruri di nickel (42 kW/57 CV). Le dieci vetture Impuls III montavano un motore asincrono trifase.
1992: arriva la Opel Twin
Nel frattempo nel 1992 fu presentata con grande successo la concept car Opel Twin. Un motore benzina tre cilindri da 0,8 litri generava 25 kW/34 CV ed era disponibile per la guida in autostrada, mentre l’unità elettrica con due motori da 10 kW/14 CV collocati sui mozzi delle ruote entrava in gioco per la guida urbana e sulle brevi distanze.
Il posto guida della Opel Twin era centrale, mentre la seconda fila poteva accogliere tre passeggeri. Nel 1995 Opel portò la mobilità elettrica nel settore dei veicoli commerciali con il concept van Combo Plus, che montava due batterie ad alta energia al sodio/cloruri di nickel che funzionavano insieme al motore asincrono trifase da 45 kW.
La Opel Ampera
Al Salone Internazionale dell’Automobile 2007 di Francoforte la Opel presentò l’innovativa Flextreme Concept , dotata di propulsione elettrica Voltec ad autonomia estesa. La Flextreme GT/E Concept, presentata al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra nel 2010, mostrava come fosse possibile integrare questo tipo di trazione anche in una vettura media.
La trazione elettrica con dispositivo di estensione dell’autonomia raggiunse la produzione di serie nel 2011 con la Opel Ampera, la prima auto elettrica per quattro persone totalmente adatta all’uso quotidiano e ai viaggi. L’energia per distanze comprese tra 40 e 80 chilometri (in base alle condizioni di guida) veniva fornita dalla batteria agli ioni di litio da 16 kWh, che alimentava il motore elettrico da 111 kW/150 CV.
Se il livello di carica della batteria raggiungeva un minimo definito, il motore a benzina da 63 kW/86 CV si inseriva automaticamente e alimentava un generatore che dava potenza al motore elettrico. Questo tipo di alimentazione continua di energia garantisce una guida rilassata, senza stazioni di ricarica e con autonomie di svariate centinaia di chilometri.
Arriva la prima “vera” elettrica
Nel 2016/17 seguì la Opel Ampera-e, la gemella dell’americana Chevrolet Bolt. Con un’autonomia in modalità puramente elettrica di 423 chilometri (secondo il ciclo WLTP), ai vertici del segmento di appartenenza, la Ampera-e fu presentata come una vera specialista di sicurezza al Salone Internazionale dell’Automobile di Parigi.
Le batterie sono extra-piatte e sono montate sotto il pianale, per cui la vettura offre cinque comodi posti e un bagagliaio con la capacità di una compatta 5 porte (381 litri). Ampera-e dimostra inoltre come la mobilità elettrica e il piacere di guida possano andare d’accordo, dato che la coppia massima di 360 Nm garantisce un’accelerazione e valori di elasticità impressionanti.
La potenza del motore elettrico è di 150 kW/204 CV. Questa vettura compatta accelera da 0 a 50 km/h in 3,2 secondi ed effettua la ripresa da 80 a 120 km/h in fase di sorpasso in soli 4,5 secondi.