La Honda HR-V è una suv ibrida di tipo full. Si tratta di un tipo di powertrain che fa gola a molti, soprattutto a chi fa un uso “misto” della vettura, alternando percorsi cittadini, a percorrenze extraurbane e, perché no, anche autostradali. Tuttavia, nonostante siano passati diversi anni da quando è disponibile questo tipo di powertrain, sono diversi gli utenti che si pongono delle (lecite) domande sui “veri” consumi dell’ibrido. Sì, ok, in città consuma poco, ma in autostrada? In questo articolo cercheremo di rispondere a questa domanda con un viaggio andata/ritorno che abbiamo effettuato da Rho (MI) a Tuscania (VT).
Honda HR-V: come va in autostrada?
La Honda HR-V è un’ibrida di tipo “full” che, rispetto alla precedente generazione, è completamente differente, a partire dello stile, decisamente più sobrio e minimale. A equipaggiarla troviamo il quattro cilindri termico da 1.5 a ciclo Atkinson abbinato a due motori elettrici; la potenza complessiva è di 131 Cv. L’unità termica va ad azionare il generatore che carica la batteria da 1,08 kWh posizionata sotto il bagagliaio o alimenta direttamente il motore elettrico che conferisce la trazione. La vettura parte sempre in elettrico, quindi fa a meno del cambio, e il 1.5 da 107 Cv interviene quando necessario, ossia quando si affronta un’autostrada o una strada a scorrimento veloce e, in generale, quando la velocità aumenta.
Quanto consuma quindi la Honda HR-V in autostrada? Come detto, abbiamo percorso circa 532 km all’andata e altrettanti al ritorno, quasi esclusivamente in autostrada. Tra andata e ritorno abbiamo utilizzato la vettura anche per raggiungere le località turistiche del posto percorrendo esclusivamente strade statali, quindi, senza l’impiego delle autostrade e/o di strade a scorrimento veloce. Complessivamente nella nostra prova abbiamo percorso 1620,9 km, registrando un consumo medio di 4,9 l/100 km, che corrispondono a una media di 20,4 km/l. All’andata, dove abbiamo percorso i 532 km della percorrenza che dista Rho da Tuscania (tragitto quasi esclusivamente autostradale) i consumi sono stati leggermente più alti, con una media di 5,1 l/km, traducibile in 19,6 km/l. La vettura, quindi, in autostrada, dove l’andamento è costante, consuma leggermente di più rispetto alle strade statali. Tuttavia, nel complesso i consumi possono essere considerati soddisfacenti.
E il comfort?
Il comfort della Honda HR-V si è rivelato sempre ottimo in tutti i contesti, anche quando la superficie stradale era meno “gentile”. Nel complesso viaggiare a bordo della HR-V si è rivelata un’esperienza piacevole, merito soprattutto degli ottimi sedili e della visuale, praticamente perfetta. Infatti, a differenza di molte suv presenti sul mercato, la Honda HR-V garantisce una visuale davvero ottima in tutte le circostanze, anche grazie agli specchietti retrovisori che sono posizionati direttamente sulle portiere anteriori. Noi abbiamo provato la versione più cara, ossia la Advance Style, che costa 36.800 euro ma ha praticamente tutto di serie, compreso il monitoraggio dell’angolo cieco (BSI) e del traffico in manovra (CTM), i fendinebbia a led, il caricatore wireless, i mancorrenti sul tetto e la retrocamera.
L’unico aspetto negativo è quello relativo alla “voce” del 1.5 a benzina, il quale, quando si pigia sull’acceleratore, fa sentire un po’ troppo la sua presenza, con il rumore che filtra all’interno all’interno dell’abitacolo. A volte, inoltre, il ruggito del propulsore non è del tutto giustificato dall’andatura. Questo difetto, proprio delle ibride full, si può colmare, almeno in parte, con un piede “educato”. In città, infatti, anche per salvaguardare i consumi, è bene utilizzare l’acceleratore molto dolcemente. In questo modo la vettura andrà quasi esclusivamente in elettrico, a tutto vantaggio dei consumi.
Gli interni: razionalità giapponese
Gli interni della Honda HR-V sono semplici e razionale. La plancia sposa in pieno lo stile giapponese dove la funzionalità prevale su tutto. Ed effettivamente è così; la HR-V è una vettura molto intuitiva da utilizzare, anche a partire dai comandi del “clima”. Il sistema multimediale con schermo da 9″ ha un software piuttosto basilare ma funziona bene ed è privo di rallentamenti. Gli assemblaggi convincono, un po’ meno la qualità delle plastiche, che sono principalmente rigide.
L’abitacolo per quattro persone è assolutamente perfetto: lo spazio è infatti ampio e ben sfruttabile. La situazione peggiora quando si è in cinque, specie per chi siede in mezzo. Ma la Honda HR-V abbonda di soluzioni “furbe”, come il divano magico (denominato Magic Seats), il quale, reclinandolo verso lo schienale posteriore, consente di creare un vano ampiamente sfruttabile in altezza
In conclusione
La Honda HR-V è una vettura ibrida che deve essere presa in considerazione da tutti coloro che sono alla ricerca di una suv spaziosa e comoda nei viaggi. Certo, la capacità di carico è migliorabile ma i Magic Seats, tornano decisamente utili, specie se si viaggia in tre. I consumi che abbiamo registrato in autostrada ci hanno convinto pienamente, a conferma dell’ottima qualità del powertrain ibrido della casa giapponese. Sono risultati ottimi anche lo sterzo e, in generale, il comfort, anche grazie a una pressoché perfetta taratura delle sospensioni. In conclusione la HR-V è un acquisto da valutare, specie nella versione intermedia e sfruttando gli incentivi.
Pro:
-Estetica “azzeccata”
-Interni semplice e funzionali
-In quattro è spaziosa
-I consumi sono molto buoni
Contro:
-Non costa poco
-Il 1.5 si fa sentire un po’ troppo
-Il bagagliaio è ridotto
-La qualità delle plastiche è migliorabile