Addio buche? Gli scienziati hanno scoperto l’asfalto che si ripara da solo

Le buche sulle strade sono un elemento molto pericoloso sia per gli automobilisti che, soprattutto, per i motociclisti. Spesso le condizioni del manto stradale non sono perfette, elemento, quest’ultimo, che contribuisce a rendere oltremodo pericolosa la guida. Ma forse una soluzione c’è. Partendo dal presupposto che la manutenzione programmata e la sistematica segnalazione di eventuali buche pericolose rappresentano un grosso contributo per migliorare la sicurezza, gli scienziati hanno trovato una soluzione per questo eterno problema.

Questa soluzione si chiama asfalto che si auto-rigenera ed è stato messo a punto da un team di ricerca capitanato da Erik Schlangen, ricercatore nel campo dei materiali della Delft University of Technology, Paesi Bassi. Questo asfalto speciale è realizzato con un agglomerato di piccole fibre di acciaio mescolate, caratteristica che rende l’asfalto conduttore. Se si va ad aggiungere il calore generato dal passaggio delle auto si viene a creare sull’asfalto un enorme magnete che aiuta a riparare le piccole fessure.

Attualmente questo asfalto “self-healing” è in fase di test su 12 strade dei Paesi Bassi; una di esse è stato aperta dal 2010 ed è attualmente in ottime condizioni. Secondo il team di ricerca questo asfalto potrebbe essere il 25 per cento più costoso rispetto all’asfalto normale ma potrebbe avere una durata pressoché doppia.

“Mettere le fibre di acciaio nell’asfalto significa che è possibile inviare informazioni ad esso quindi potrebbe essere possibile ricaricare le auto elettriche che in quel momento stanno attraversando la strada. Si tratta ancora di una funzionalità nuova ma ci stiamo lavorando e stiamo effettuando alcune prove nelle strade che precedono i semafori dove spesso il tempo di attesa è più lungo”, ha dichiarato Erik Schlangen.

Oltre all’asfalto, uno dei materiali più utilizzati per la pavimentazione stradale, il team di Schlangen sta studiando la possibilità di aggiungere batteri al calcestruzzo per renderlo auto-rigenerante; i batteri producono carbonato di calcio che va a riempire le fessure. Il team di ricerca ha giù utilizzato questo calcestruzzo modificato su alcune strutture ed è al lavoro per migliorarlo.

[Via: TheVerge]

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