Che confusione! Sarà perché sono FCA! La casa italo-americana dice addio alle citycar. Davvero!

La FCA cambia nuovamente strategia e dice addio alle city car per spostarsi nel segmento B, quello della Punto per intenderci, auto quest’ultima, che attualmente è senza erede. Ma come la FCA e, nello specifico, la Fiat abbandona il segmento dove va meglio? Il segmento che l’ha resa famosa e ha contribuito a motorizzare l’Italia? No, non è una semplice voce ma è la volontà della casa espressa nella trimestrale recentemente presentata.

Poco profitto

Alla base del cambio strategia ci sarebbero gli bassi profitti che attualmente provengono dalle citycar, segmento di mercato che, attualmente, ha anche bisogno di ingenti investimenti per rientrare nel rigore dei parametri antinquinamento.

Vedremo la Panda e la 500 “ingrassate”?

Stando a quanto trapelato, l’abbandono del segmento delle citycar non significherebbe abbandonare due modelli di successo che attualmente appartengono a questo segmento, ossia la 500 e la Panda. Semplicemente significherebbe “trasformare” questi ultimi modelli da utilitarie ad auto di segmento B.

Insomma vedremo la Panda e la 500 più grandi e con dotazioni migliorate? Forse! Quando c’è di mezzo la FCA le certezze sono poche. La casa italo-americana, qualora la fusione con la PSA andasse effettivamente in porto, potrebbe sfruttare la piattaforma CMP della casa francese (attualmente sfruttata dalla Opel Corsa e dalla 208) per la commercializzazione della nuova Punto. Sì, proprio il modello di auto recentemente abbandonata.

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