Hyundai Ioniq 5, la recensione di Michele: “Vi racconto perché l’ho scelta”

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Questo articolo fa parte della Storie di passione elettrica che Greenmotorsport.it propone ai suoi lettori. Il protagonista è il nostro lettore Michele Smerghetto, che ha deciso di regalarsi una bellissima Ioniq 5. Di seguito la sua recensione.

Fulminato fin dalla presentazione 

Sono passati ormai 8 mesi dalla presentazione in anteprima mondiale da parte di Hyundai della Ioniq 5 e quel giorno lo ricordo ancora per il senso di smarrimento che ho avuto quando ho visto il design della “nuova nata” di Hyundai. Ero tra l’incredulo e il perplesso. Possibile che un’auto del genere avesse davvero un appeal qui da noi? E che dire di quell’aspetto “da prototipo”, non era forse troppo azzardato? Beh la risposta che mi sono dato si trova nel garage dove “risiede” da qualche giorno la mia Ioniq 5 Phantom Black.

Perché mi è piaciuta la Ioniq 5?

Perché l’ho trovata unica, elegante ma non scontata. Una volta vista dal vivo si scopre un’auto massiccia ma non invadente nei volumi; le sue forme alternano elementi curvi, come il cofano che propone un design a conchiglia, oppure i passaruota molto evidenti che sottolineano l’importanza che si è voluta dare alle ruote (la versione che ho preso ha cerchi da 20’), con elementi spigolosi e squadrati. Immediatamente si notano infatti i fanali anteriori ed il gioco di “pixel quadrati” che danno forma ai fanali posteriori; salta all’occhio poi il gioco di spigolature che fa la Z sulla fiancata e che adorna le portiere, oppure le lamelle che stanno come elemento di decoro proprio sui passaruota sottolineando con il loro gioco l’effetto ad elica della parte esterna dei cerchioni. Tutte queste alternanze rendono la Ioniq 5 bellissima e richiamano continuamente l’occhio su nuovi dettagli del suo design.

E gli interni?

Gli interni sono come un salotto. Nel vero senso della parola perché chi ha progettato gli interni della Ioniq 5 è evidente che si è ispirato ad una Living Room ed infatti all’interno tutto richiama tale stile. Dalle luci ambientali poste in modo da sembrare le luci di una sala TV; dai sedili che sembrano delle “poltrone” di una prima classe di un aereo con tanto di possibilità di reclinarli fino ad avere una posizione di riposo con tanto di sostegno morbido per le gambe; dal bracciolo del guidatore e passeggero anteriore, integrato in quella che è chiamata “Universal Island” che permette, scorrendo, di fornire un appoggio anche ai passeggeri posteriori i quali hanno anch’essi la possibilità di reclinare all’indietro i sedili per godersi appieno un momento di riposo. Infine, il cruscotto e l’infotainment: elementi che sono sì estremamente presenti con 2 schermi da 12’ ma che non invadono lo spazio visivo lasciando intatto così il senso di ariosità che si percepisce all’interno della Ioniq 5. C’è nel complesso un’eleganza e una cura complessiva dei materiali che non è però forzata, esagerata: l’interno della Ioniq 5 non vuole “apparire” ma “offrire” un ambiente nel quale ci si potrebbe vivere e nel quale ci si “sente bene”.

E la tecnologia?

La Ioniq 5 “trasuda” tecnologia, a partire dall’head up display con la realtà aumentata che “guida” il pilota a seguire le indicazioni del navigatore e a prestare attenzione a ciò che accade attorno all’auto con avvisi di sicurezza per l’uscita dalle linee della carreggiata, per le auto che giungono da dietro, per indicare che la Ioniq sta rallentando o sta accelerando in funzione dell’auto che ha “agganciato” difronte con il radar. Per non parlare delle telecamere sugli specchietti che riproducono sul cruscotto la vista laterale dell’auto quando si inserisce la freccia, oppure della guida autonoma di livello 2 avanzato che, integrandosi con il navigatore, rallenta la velocità impostata sul cruise control per poter affrontare eventuali curve troppo “acute”, oppure del parcheggio autonomo che può essere avviato con il guidatore che scende dall’auto e, tramite la chiave-telecomando, fa fare la manovra di parcheggio all’auto che si comporta come un robot sterzando e controsterzando per parcheggiare magari in un posto stretto. Infine la Ioniq 5 è dotata di tutti i sistemi di sicurezza e anticollisione più avanzati a protezione dell’auto, dei ciclisti e dei pedoni.

Ma il piacere di guida?

Una sola parola: fantastico. L’isolamento dall’esterno che si percepisce dentro la Ioniq 5 e l’estrema silenziosità complessiva, assieme a delle sospensioni tarate in modo perfetto, forniscono all’auto un’esperienza di guida caratterizzata da un comfort impagabile. Sia chiaro: non è un’auto impostata per correre, per fare la sportiva (per chi volesse queste sensazioni deve aspettare la versione N che sembra arriverà presto e che sarà molto “cattiva”), anche se comunque i 350 Nm di coppia e i 217 CV della versione da me acquistata garantiscono prestazioni di rispetto con un 0 -100 in poco più di 7 secondi ed una velocità massima rilevata di circa 190 km/h. Comunque se si spinge in “modalità sport” la trazione posteriore da qualche soddisfazione anche  se l’auto tende ad avere un rollio laterale molto accentuato. Infine se uno cerca le prestazioni può orientarsi verso la versione AWD con due motori che garantiscono 305 CV e 605 Nm di coppia per uno 0 -100 in 5,2 secondi.

Perché l’ho acquistata?

Per il design spettacolare, per la tecnologia, per la capacità di ricaricare in tempi brevissimi con un 10% – 80% in 18 minuti (oppure un 60% – 80% in 10 minuti) che ti mette veramente nelle condizioni di fare un viaggio bello lungo senza essere penalizzati dai tempi di ricarica, grazie anche all’autonomia molto buona di 450 km (per la versione Evolution 2WD) che si tramutano in 320 in autostrada a 120 – 130 km/h. Per il bagagliaio da 517 lt che ti permette di caricare parecchie valige senza battere ciglio con un piano di carico perfettamente liscio e infine per il comfort a bordo: un’esperienza che invito tutti a provare.

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