Hyundai Ioniq Plug-in Hybrid: l’ibrido coreano ha tante Qualità [PROVA SU STRADA]

La Hyundai IONIQ rappresenta la prima auto di serie che consente al cliente di scegliere fra tre differenti motorizzazioni a “zero” o basse emissioni: IONIQ Hybrid, IONIQ Electric e IONIQ Plug-in Hybrid. La ricetta della casa coreana è quindi la seguente: offrire auto a basse emissioni per tutti, ossia in grado di rispondere alle esigenze di diverse tipologie di utenti. Infatti, se per alcuni l’elettrico potrebbe essere ancora un azzardo, l’ibrido Plug-in potrebbe concretizzarsi come una scelta più razionale per un utilizzo “globale” della vettura.

Noi di GreenMotorsport abbiamo avuto modo di provare proprio la Plug-in Hybrid e siamo rimasti colpiti da diversi aspetti della vettura. Scopriamo insieme gli aspetti della vettura.

L’ibrido in salsa coreana 

L’efficienza e la tecnologia sono i due pilastri su cui si fonda la gamma IONIQ e che si riflettono anche nel design della vettura. La gamma IONIQ offre, fin dagli allestimenti base, una vasta serie di equipaggiamenti piuttosto completi in grado di incrementarne il piacere di guida e la sicurezza.

Tra gli ausili alla guida troviamo la frenata autonoma di emergenza, il mantenimento della corsia, il cruise control adattivo (SCC); disponibili anche il rilevatore dell’angolo cieco e i sensori di prossimità, anteriori e posteriori, e la retrocamera. Non manca nemmeno il climatizzatore automatico bi-zona.

Tecnicamente la Hyundai IONIQ Plug-in Hybrid combina un motore 1.6 benzina GDI 4 cilindri a iniezione diretta, che vanta un rendimento termico al vertice della categoria (40%) e che eroga 105CV (coppia massima 147Nm), con un motore elettrico da 45 kW (61CV) attivato da una batteria di 8,9 kWh agli ioni polimeri di litio, che garantisce fino a un massimo di 63 km di guida 100% elettrica – con emissioni di CO2 a 26 g/km e consumi pari a 1.1 l/100 km (ciclo combinato NEDC).

Si tratta di un motore appositamente sviluppato per abbinarsi alla propulsione ibrida, collegato ad un cambio a sei rapporti a doppia frizione (DCT), dal funzionamento fluido. Proprio il cambio differenzia la Ioniq dalle auto della concorrenza.

L’utilizzo dei due motori dipende dallo stato di carica, State Of Chargedella batteria: fino a che il livello di carica non scende sotto una determinata soglia, la vettura utilizza la modalità di marcia elettrica – a meno che la situazione non richieda l’intervento aggiuntivo del motore a combustione-.

Quando la Ioniq viaggia in modalità ibrida, la massima efficienza nei consumi è garantita da un’attenta gestione del funzionamento dei due motori.

Selezionando invece la modalità SPORT, l’auto massimizza l’utilizzo dei propulsori per increalmentare la risposta dell’acceleratore insieme alla sensibilità dello sterzo; l’energia in eccesso ricavata dalla combustione viene infine utilizzata per ricaricare la batteria.

I bassi livelli di consumi e le emissioni di CO2 contenute di IONIQ Plug-in Hybrid sono raggiunti anche grazie all’ECO Driving Assistant System (ECO-DAS), ossia il sistema di assistenza alla guida efficiente che include la funzione ‘Coasting Guide’ e il sistema predittivo di ricarica batteria.

Come si ricarica?

Utilizzando il sistema “On-Board Charger” da 3.3 kW, che converte la corrente alternata in ingresso (AC) in corrente continua per ricaricare il sistema di batterie ad alto voltaggio, è possibile ricaricare IONIQ Plug-in Hybrid presso le colonnine in circa 2ore e 15 minuti.

In alternativa è possibile utilizzare il cavo standard In-Cable Control Box (ICCB) il quale permette di ricaricare la vettura direttamente dalla presa di casa.

L’estetica

Una via di mezzo tra una berlina e una coupé, la Ioniq si presenta come una berlina piacevole da vedere. Non troppo esagerata come le concorrenti giapponesi, la Ioniq ha nell’equilibrio il suo punto di forza. Il coefficente aerodinamico è di 0.24.

Il frontale ha una calandra geometrica che si sviluppa in orizzontale e che presenta delle linee cromate sempre orizzontali le quali contribuiscono ad “allargare” la vettura e a conferirgli una maggiore importanza.

Da sottolineare anche la presenza delle linee diurne a LED incastonate all’interno di due feritoie laterali che presentano un disegno geometrico. Linea laterale asciutta e posteriore caratterizzato da una coda da coupé con un lunotto molto spiovente e suddiviso in due sezioni dall’alettone posizionato sopra i gruppi ottici posteriori tagliati a metà dal portellonne.

Nel complesso la coreana risulta una valida alternativa alla Prius, in grado si sfoggiare una sua precisa personalità.

Scheda Tecnica Hyundai IONIQ 12-05-2017 by emiliano ragoni on Scribd

Tecnologia a bordo

Oltre agli ausili alla guida -frenata autonoma di emergenza, mantenimento della corsia, cruise control adattivo (SCC), rilevatore dell’angolo cieco, sensori di prossimità, anteriori e posteriori e retrocamera, la Inoiq è dotata di un completo sistema di infotelematica di bordo, all’interno del quale si può monitorare il comportamento della vettura, oltre ad aver accesso a tutta una serie di funzioni specifiche.

Presente una radio compatibile con il DAB ed un completo sistema di navigazione. Una volta saliti a bordo della coreana occorre prendere confidenza con i tanti pulsanti che son collocati nella plancia e sul volante.

Nel complesso i tasti e gli assemblaggi restituiscono una buona sensazione di qualità. Sono però visibili alcune economie specialmente nella parte bassa del pannello porta e nelle zone meno visibili della plancia.

Lo schermo del sistema di infotelematica è da 8’’; il driver può riceve informazioni sul flusso di energia del sistema ibrido, sui consumi e sull’autonomia di guida in modalità elettrica, insieme allo stato di utilizzo dei due propulsori e le stazioni di rifornimento, sia tradizionali, sia elettriche, più vicine, mentre l’indicatore ECO misura l’efficienza di guida complessiva.

 

La IONIQ Plug-in Hybrid presenta inoltre la Charge Reservation, una funzione creata per la guida elettrica che permette di programmare i tempi di ricarica in base all’orario di partenza; con l’opzione Off-Peak Time Charging è possibile impostare i tempi di ricarica traendo vantaggio, ad esempio, dalle tariffe della corrente elettrica inferiori durante la notte.

Anche il quadro strumenti è interamente digitale ed è dotato di uno schermo da 7” TFT con una risuluzione di 1280×720 pixel, che visualizza tutti gli indicatori -tachimetro, ECO, stato di carica, carburante-.

A seconda della modalità di guida selezionata, il colore dello sfondo e gli indicatori cambiano colore, continuando a fornire le informazioni più importanti. Nella modalità Sport, il display si trasforma in un tachimetro digitale che, circondato da un contagiri analogico, mostra i giri del motore su uno sfondo di colore rosso. Nel nostro allestimento era inoltre presente anche la ricarica wireless dello smartphone.

La Qualità?

Hyundai ha compiuto dei passi da gigante in termini di qualità percepita. E la Ioniq è l’espressione completa di questo nuovo corso stilistico. Gli interni, pur essendo razionali, presentano un disegno piuttosto ispirato. Buono l’assemblaggio e le consistenza delle plastiche. Difficile trovare dei grossi difetti in termini di qualità a questa vettura. Ad essere pignoli sono riscontrabili delle economie nella parte bassa dei pannelli porta e nelle zone della plancia meno visibili.

Su strada

La Ioniq è una vettura che complessivamente ha un convincente comportamento dinamico. Il cambio robotizzato garantisce un buon feeling e la sensazione che si ha è quella di guidare una vettura che è comunque dotata di alcune peculiarità che generalmente troviamo nelle vetture sportive. Anche la consistenza dello sterzo convince.

Da segnalare la presenza di un volante tagliato in basso, un tipo di modello che siamo soliti vedere nelle auto sportive. Inoltre, grazie al selettore della modalità di guida, è possibile cambiare la modalità da Eco a Sport; il comportamento dinamico della vettura chiaramente cambierà di conseguenza.

Prezzo

La Ioniq ibrida plug-in fino a qualche settimana fa era offerta a poco più di 30mila euro. Da segnalare che tutte le Hyundai IONIQ distribuite in Italia usufruiscono del miglior “pacchetto” di servizi oggi disponibile sul mercato: 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato, oltre ad una garanzia di otto anni / 200.000 km sulle batteria ad alto voltaggio.

 

Listino_Hyundai IONIQ Plug-In by emiliano ragoni on Scribd

 

Commento finale

La Ioniq ibrida Plug-in è la massima espressione di quello che attualmente può offrire il costruttore coreano, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni. Costruita nel mastodontico stabilimento coreano di Ulsan, il più grande sito di produzione al mondo, ha nell’efficienza il suo punto di forza. Ma la Ioniq è molto di più.

La coreana è una vettura anche piacevole esteticamente e, anche se non è propriamente “latina” in fatto di forme, sicuramente ha una sua specifica personalità. Il cambio robotizzato e le doti dinamiche fanno della coreana un’auto piacevole da guidare. Molto completa anche sotto il profilo della tecnologia e dell’assistenza alla guida.

A chi consigliare la Ioniq ibrida plug-in? Sicuramente a tutti coloro che hanno bisogno di una vettura sicura, comoda per viaggiare e con dei consumi molto contenuti -in città intorno ai 20 km/l-. La possibilità di ricaricare il powertrain elettrico inoltre la rende particolarmente appetibile ad un utilizzo cittadino.

La mobilità è cambiata e sta cambiando ad un ritmo impressionante. Introdurre sul mercato una vettura che è disponibile in tre varianti -elettrica, ibrida e ibrida plug-in- pone Hyundai in una posizione di vantaggio anche per quanto riguarda il prossimo futuro. E la Ioniq ibrida Plug-in è un’auto che riesce a farsi apprezzare anche dal punto di vista estetico.

PRO:

– Consumi bassi

– Buon rapporto qualità/prezzo

– Buone doti dinamiche

– Cambio doppia frizione

CONTRO:

– Sistema di azionamento del freno a mano migliorabile

– Visibilità posteriore

About Emiliano

Guarda anche

Renault Arkana E-Tech 2023 full hybrid alla prova: quanto consuma da Milano a Roma?

Come va la Renault Arkana E-Tech full hybrid? Abbiamo testato il suo sistema ibrido in un viaggio dove abbiamo percorso oltre 1.000 km