L’Audi AI:TRAIL quattro dice per sempre addio al retaggio endotermico

L’Audi AI:TRAIL quattro è un concept presentato dalla casa tedesca al recente Salone di Francoforte. È un veicolo molto avveniristico in grado di coniugare performance off-road e guida autonoma di Livello 4, oltre ad un sofisticato sistema di intelligenza artificiale.

L’abitacolo è caratterizzato da superfici vetrate eccezionalmente estese e può contare su di una grande visibilità e un coinvolgimento molto intenso con l’ambiente circostante. Coerente con questa visione è la scelta di un corpo carrozzeria monolitico dominato dalle superfici vetrate, così da dare vita a una relazione diretta con l’esterno”.

Design unico

Audi AI:TRAIL quattro è lunga 4,15 metri, larga 2,15 metri e alta 1,67 metri. I cerchi da 22 pollici, gli pneumatici XXL, l’altezza minima da terra di 34 cm e la capacità di guado di oltre 50 cm lasciano presagire l’elevato potenziale off-road della vettura. La generosa luce dal suolo scongiura contatti indesiderati tra terreno e batteria integrata nel pianale.

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L’auto è dotata di quattro motori elettrici, di molteplici sistemi di guida assistita e automatizzata oltre che della trazione integrale quattro. Complessivamente, la vettura può contare su di una potenza massima di 435 CV e una coppia di 1.000 Nm; l’autonomia è invece di 500 km.

Audi AI:TRAIL quattro

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Il design avveniristico della vettura, definito One-Box, diventerà lo standard per la futura epoca della mobilità elettrica, nella quale non sarà necessario prevedere alcuno spazio per motori termici e serbatoi del carburante.

Resistente grazie all’alluminio

La leggerezza e la rigidità della struttura sono requisiti tecnici imprescindibili per un fuoristrada. Per questo, la scocca di Audi AI:TRAIL quattro è realizzata in un mix di materiali hi-tech: acciaio, alluminio, Kevlar e fibra di carbonio. Nonostante la batteria ad alte prestazioni, il peso è contenuto in 1.750 kg.

Facilità di accesso

Analogamente al portellone, anche il parabrezza può essere aperto completamente, consentendo l’accesso a superfici di carico corredate di cinghie di fissaggio per il bagaglio. Al retrotreno, integrato nel paraurti, è disponibile un vano per ospitare oggetti imbrattati o bagnati come scarponi, attrezzature da arrampicata e indumenti.

Le portiere prevedono un’apertura “ad armadio”, mentre le minigonne fungono da pedane estraibili, così da agevolare il carico e lo scarico del portapacchi. Anziché i classici passaruota, sono previsti semplici paraspruzzi orizzontali sopra le ruote. Questa soluzione rende possibile osservare, anche dall’abitacolo, il lavoro delle sospensioni durante la marcia.

Gli pneumatici variano la pressione a seconda del terreno

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Appositi sensori ottici, in sinergia con il controllo elettronico della stabilità (ESC), rilevano le condizioni del fondo stradale e regolano automaticamente la pressione delle coperture. Su di un fondo sabbioso, ad esempio, la riduzione del gonfiaggio favorisce la trazione, mentre su strada l’aumento della pressione favorisce la stabilità.

Illuminazione futuristica mediante droni

Amovibili, multifunzionali e tutt’altro che convenzionali: le fonti luminose di AI:TRAIL quattro portano ad un rinnovato concetto d’illuminazione. Alla base dei montanti anteriori sono collocati dei punti luce attivi tanto verso l’interno dell’abitacolo quanto verso l’esterno. Tali elementi, a LED, permettono di adattare l’intensità del fascio luminoso al pari dello spot posteriore a tutta larghezza, fruibile sia come luce per il vano bagagli sia come indicatore di direzione laterale.

Cinque droni triangolari, privi di rotore e azionati elettricamente, sostituiscono i convenzionali fari abbaglianti e anabbaglianti. Corredati di punti luce a LED Matrix, sono in grado di atterrare sul portapacchi o direttamente sul tetto del veicolo. Possono agganciarsi autonomamente a specifici slot per la ricarica induttiva.

Denominati Audi Light Pathfinder, i droni appannaggio di AI:TRAIL quattro funzionano similmente ai ventilatori senza pale. Realizzati in materiale ultra leggero, sono in grado di volare dinanzi alla concept dei quattro anelli illuminando il percorso e sostituendosi ai classici fari. Le telecamere a bordo possono produrre immagini video trasmesse mediante wi-fi sul display di fronte al conducente. I Pathfinder divengono così veri e propri occhi volanti.

Quando AI:TRAIL quattro è ferma, dalla posizione sul tetto i droni possono illuminare i dintorni, ad esempio per un picnic accanto alla vettura. Se i passeggeri preferiscono restare all’interno del veicolo, sono in grado d’illuminare l’abitacolo attraverso il tetto panoramico.

I droni, coordinati in modo completamente automatizzato da AI:TRAIL quattro, volano solitamente in coppia. Se necessario, sono in grado di operare in gruppi composti da un massimo di cinque elementi così da garantire una superiore potenza luminosa e ampliare la superficie illuminata. I passeggeri possono gestirli facilmente, in base alle proprie preferenze, grazie a un’app per smartphone.

[Fonte: C.S. Audi]

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