Nuova Nissan Leaf (2018): la recensione dopo un mese di utilizzo

Con questo articolo inauguriamo la nostra rubrica “Storie di passione elettrica” dove daremo spazio ai nostri lettori, alle loro storie, ai loro sacrifici e alla loro volontà di cambiare le proprie abitudini dando il proprio contributo al cambiamento.

Iniziamo la nostra rubrica con una recensione e, nello specifico, parleremo della nuova Nissan Leaf (2018), la vettura elettrica più venduta al mondo.

La recensione è stata realizzata dal nostro lettore Claudio Saccavini e racconta il primo mese di utilizzo della Nissan Leaf.

Un mese di Leaf

Si conclude il primo mese di uso esclusivo di Leaf seconda generazione e quindi è tempo di bilanci.

Sicurezza e confort di guida – 10

La tenuta di strada è impressionante, sembra di guidare un 4×4, sistema di anticollisione ed Adaptive cruise control rendono la guida in città e in autostrada veramente sicura e rilassata. La mancanza di vibrazioni e il silenzio “assordante“ permettono di godersi in relax anche la musica lirica in viaggio.

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Consumi e range – 8

In un mese ho percorso 3048 km di cui 1850 km in autostrada. Per la tipologia di traffico delle autostrade che normalmente percorro (Veneto) la velocità di crociera che imposto è 115 km/h, con un consumo di circa 6,5 km/kWh, mentre ciclo urbano 7,5 km/kWh ed extraurbano 8,5 km/kWh. Avendo una batteria di capacità 39,2 kWh si ottiene un range che varia fra 260 e 330 km.

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Anxiety range – 2

La rete delle colonnine di ricarica nella mia zona di viaggio è sufficiente per non avere proprio problemi di anxiety range; solo la preoccupazione che una colonnina sia fuori uso o occupata lo fa avvertire. Basterebbe che venissero installate almeno due o più colonnine per risolvere il problema (Tesla insegna). In questo periodo ho fatto viaggi per lavoro di 540 km in giornata senza alcun problema, organizzando le pause caffè o pranzo in modo da fare frequenti e brevi ricariche veloci. Per i viaggi con pernotto ho scoperto una rete abbastanza capillare di bed&charge (quasi tutti DC di Tesla).

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Costi – 10 e lode

Ho consumato 420 kWh, che nel mio caso (ricarica pubblica gratuita vicino al lavoro e colonnine veloci gratuite) fanno 0 €. Se avessi acquistato un altro Qashqai avrei speso 240 € per il gasolio. Il bollo nella mia regione è gratis per i prossimi 5 anni e quindi ho risparmiato 230 €, per l’assicurazione RCA ho risparmiato 205 €.

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Per acquistare la Leaf ho speso 34.000€, mentre il Qashqai equivalente mi sarebbe costato 28.000€. Quindi la differenza di prezzo la ammortizzo in meno di due anni (senza considerare anche la differenza di tagliandi di manutenzione, di cui adesso non ho dati reali).

Rapidgate

Non ne risento assolutamente per l’uso che faccio dell’auto e quindi per me non è un problema. Aspetto comunque l’estate per avere un quadro completo. Una considerazione su Nissan: nel manuale di uso del veicolo è espressamente e chiaramente descritta la situazione del Rapidgate, quindi il comportamento dell’auto è conforme a quanto dichiarato. Poi se vogliamo dire che sulle brochure commerciali non se ne fa menzione, forse devono scandalizzare di più i 378 km di autonomia …

Conclusioni

Il mio acquisto si è rivelato finora un affare dal punto di vista economico (ho una favolosa auto elettrica non inquinante con un alto contenuto innovativo).

Riguardo i miglioramenti da fare sicuramente un caricatore AC più veloce, la gestione termica della batteria e un range di qualche centinaio di km sarebbero molto interessanti (sto descrivendo la prossima versione della Leaf ?).

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Il mio consiglio è di passare senza indugio all’elettrica se fate viaggi in giornata con percorrenze massime di 600 km e se avete una rete di colonnine che vi permetta di caricare quando l’auto è ferma. Amici e parenti molto scettici all’inizio (battute del tipo: quanto è lunga la prolunga se rimani scarico) adesso iniziano a considerare un acquisto di auto elettrica.

Alla domanda che tutti mi fanno “perché hai scelto l’auto elettrica” rispondo adesso ancora più convinto “è il primo passo del mio piano personale energetico che mi porterà nei prossimi anni ad essere autonomo”.

[Recensione realizzata da: Claudio Saccavini]

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