Recensione Suzuki Baleno 1.2 DualJet SHVS: ibrida in salsa giapponese [FOTO + VIDEO]

La Suzuki Baleno è una di quelle che si definisco “world car”, ossia auto realizzate e costruite per essere vendute in diversi paesi del mondo. Generalmente queste auto, in considerazione del fatto che devono piacere a popoli con differenti gusti ed estrazioni culturali sono esteticamente asettiche. La casa giapponese nella Baleno è però riuscita a conferire un aspetto dinamico e fluido specie nella parte frontale. Il profilo laterale e la parte posteriore risultano invece più ordinari, fatta eccezione per il piccolo alettone al di sopra del lunotto posteriore. Lunga 4 metri, la Baleno si presenta come un’utilitaria che però svela un’inaspettata natura pragmatica non appena ci si siede al volante.

Utilitaria sì, ma spaziosa

Veramente ampio e spazioso l’abitacolo, quasi da auto di categoria superiore. I sedili, pur presentando una trama semplice, sono comodi ed offrono un buon contenimento del corpo. La plancia si presenta semplice, con materiali poco ricercati -sono state utilizzate plastiche dure- ma presenta un layout piuttosto organico. La parte che salta subito all’occhio è la zona centrale della plancia dove è stato implementato il sistema di infotelematica di bordo compatibile con Apple Car Play, si tratta di un sistema semplice ma efficace. Abbiamo registrato soltanto una leggera lentezza nell’immissione degli indirizzi attraverso la tastiera touch, difetto, quest’ultimo, in parte imputabile al tipo di touch.

Suzuki Baleno

I due posti davanti sono spaziosi, ma è dietro che la Baleno rivela la sua natura pragmatica perché si riesce a stare comodi anche in cinque persone. C’è sufficiente spazio per le gambe anche per chi siede in mezzo, posto solitamente sacrificato. Lo spazio per la testa per le persone più alte di 1,80 metri, complice la conformazione della carrozzeria, è un po’ limitato, ma stiamo parlando comunque di un difetto più che comprensibile per la categoria di auto. Buono anche il bagagliaio che presenta una capacità di 355 litri con tutti e cinque i posti a sedere.

Suzuki Baleno

Ibrido? Sì, ma secondo Suzuki

La Baleno che abbiamo testato, la 1.2 DualJet SHVS in allestimento B-Top, ossia il top di gamma, è dotata di un sistema ibrido. Tuttavia, l’unità ibrida di Suzuki è un po’ diversa dal concetto di ibrido che solitamente conosciamo. Infatti, al propulsore quattro cilindri a benzina 1.2 Dualjet a doppia iniezione da 90 cavalli, si affianca il sistema SHVS, Smart Hybrid Vehicle by Suzuki il quale utilizza un sistema ISG, che sta a significare Integrated Starter Generator.

Il sistema SHVS svolge tre funzioni: funziona da motorino d’avviamento; da motore elettrico di assistenza supportando il propulsore in fase di accelerazione e ripresa, accumulando elettricità attraverso il recupero dell’energia prodotta in frenata; l’ultima funzione svolta è quella di alternatore caricando sia la batteria tradizionale che la batteria agli ioni di litio posizionata sotto il sedile anteriore.

Suzuki Baleno

Il sistema ISG è collegato al motore a combustione con una cinghia; grazie a questo accorgimento l’avvio del motore rimane piuttosto fluido e silenzioso anche quando è in funzione lo Start&Stop.

Sì, ok, ma a cosa mi serve questo sistema ibrido? Semplice, per consumare meno. In realtà i consumi che abbiamo registrato con il computer di bordo si attestano intorno ai 20 km/l, valore, quest’ultimo, che può però migliorare, poiché il dato che abbiamo rilevato si riferisce ad una guida quasi esclusivamente in città.

In conclusione

La Baleno in allestimento B-Top con sistema ibrido ha un costo che si attesta intorno ai 17.600 euro, tuttavia, grazie ad una promozione Suzuki tutt’ora in atto, si può portare a casa a 14.600 euro. Si tratta quindi dell’auto ibrida più economica del mercato che presenta tutti i vantaggi dell’ibrido -accesso alle ZTL, incentivi, parcheggi nelle strisce blu, esenzione dal bollo- ad un prezzo decisamente contenuto.

Se si pensa che l’allestimento B-Top, a fronte di un prezzo di 14.600 euro, è dotata del cruise control adattivo, del sistema RBS -Radar Brake Support- che avverte il conducente quando ci si avvicina troppo alla vettura che ci precede- del sistema di infotelematica con schermo da 7″ e del climatizzatore automatico, è palese che stiamo parlando di una vettura che ha nel rapporto qualità prezzo il suo punto di forza.

Le doti dinamiche della Baleno, pur non essendo il punto di forza della vettura, sono tutt’altro che scadenti: la Baleno si guida bene e risulta essere una vettura sincera, grazie al cambio preciso negli innesti, allo sterzo morbido e alle sospensioni che presentano il giusto compromesso tra coricamento controllato e confort sulle buche.

Suzuki Baleno

Il propulsore ha la giusta spinta ed i 90 cavalli per una vettura della stazza della Baleno sono più che sufficienti. Il sistema ibrido poi effettivamente riesce a tenere sotto controllo i consumi che sono un altro punto di forza di questa vettura.

A chi si rivolge quindi la Baleno? L’utilitaria giapponese si pone come la scelta ideale per tutti coloro che cercano un’utilitaria senza troppe pretese che però non presenta tutti i difetti delle utilitarie classiche, ossia il ridotto spazio a bordo. Le forme, pur essendo quelle tipiche di una world car, non sono troppo banali. Certo, i materiali non sono ricercati e le plastiche dure pervadono praticamente tutta la plancia, ma d’altronde stiamo parlando di un’utilitaria.

Pro:

-Rapporto qualità/prezzo

-Spazio a bordo

-L’ibrida più economica sul mercato

-Dotazione

Contro:

-Materiali migliorabili

-Estetica non troppo ricercata

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