Suzuki Swift (2017)1.0 Boosterjet Hybrid: tanta grinta per il piccolo ibrido della casa giapponese [RECENSIONE]

Suzuki è un costruttore di automobili molto pragmatico. La forza di Suzuki è sempre stata quella di proporre automobili affidabili, senza tanti fronzoli e con una tecnologia al passo con i tempi. Le auto del costruttore giapponese sono a tutti gli effetti delle “world car”, ossia delle vetture realizzate per incontrare i gusti di un maggior numero di persone possibile. Qualcuno le ha spesso definite auto “asettiche”, tuttavia il costruttore nipponico nel corso degli ultimi mesi è cresciuto molto anche dal punto di vista della personalità e l’esempio più eclatante è quello di questa Suzuki Swift, vettura che abbiamo avuto modo di testare per Greenmotosport.

La nuova Suzuki Swift rispetto al precedente modello è cresciuta moltissimo in termini di personalità ed si presenta come una compatta piacevole esteticamente.

Compatta nelle dimensioni, ha nella parte frontale il suo punto di forza; la calandra esagonale si sposa perfettamente con il disegno geometrico dei gruppi ottici.

Anche la parte posteriore non è convenzionale con un lunotto molto inclinato, dei gruppi ottici che confluiscono nel profilo laterale e un sistema di apertura nascosto nei montanti delle portiere posteriori.

Interessante anche il taglio laterale con un movimento a forma di semi esagono all’altezza delle portiere.

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L’ibrido secondo Suzuki

La casa giapponese ha una filosofia molto precisa per quanto concerne l’ibrido e, considerando il momento di rottura dell’attuale settore dell’automotive, la scelta di Suzuki di puntare su questa tecnologia si sta rivelando strategicamente vincente.

Infatti, secondo alcune stime di mercato di IHS Automotive, nel 2025 le auto dotate della stessa tecnologia di cui oggi sono già equipaggiate le vetture Suzuki Hybrid, avranno in Europa una quota di mercato del 18%.

La tecnologia ibrida di Suzuki piace ai clienti italiani, tanto che  la casa di Hamamatsu ha raggiunto il secondo posto in Italia per quanto concerne le vendite. Un settore, quello delle ibride, in costante crescita; in aprile i modelli ibridi hanno infatti coperto in totale il 4,2% delle immatricolazioni nel nostro Paese, contro il 2,7% dello stesso mese del 2017.

Rispetto ai sistemi ibridi tradizionali decisamente più pesanti, ingombranti e onerosi, quello di Suzuki ha un peso e delle dimensioni ridotte ed un costo contenuto.

Il sistema Suzuki Hybrid ha come elemento chiave l’Integrated Starter Generator (ISG), un dispositivo che funge da generatore di corrente, motorino di avviamento e motore elettrico.

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L’ISG aiuta il motore termico a vincere le inerzie nelle fasi più gravose della guida, ovvero all’avviamento, nelle partenze da fermo e quando è necessario uno spunto vivace. Il suo intervento, che non richiede alcuna operazione da parte del driver, è graduale, e riduce il consumo di benzina. Secondo le stime della casa giapponese il sistema ISG riesce a migliorare, su una Suzuki Swift 1.2 DualJet, i consumi del 17% sul ciclo urbano.

L’ISG è alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio nelle quali viene accumulata l’energia recuperata nelle fasi di rallentamento, senza bisogno di ricariche esterne. Gli accumulatori, dalle dimensioni ridotte, sono alloggiati sotto il sedile di guida, dove non sottraggono spazio ai passeggeri e ai loro bagagli.

Alla guida

La piccola ibrida firmata Suzuki è piacevole da guidare; agile e scattante grazie allo scattante motore tre cilindri da 1000 cc Boosterjet con sistema HYBRID -l’allestimento in prova è il seguente: SWIFT 1.0 BOOSTERJET HYBRID 2WD con allestimento S-. Piacevole la risposta del cambio, preciso e corto negli innesti, così come lo sterzo, diretto e con una buona consistenza.

La sensazione che si ha guidando la Swift in città, dove la vettura trova il suo ambiente ideale, è quella di avere tra le mani una vettura scattante e sempre pronta. I consumi che abbiamo registrato sono i seguenti: 6.8 l/100 km. Dobbiamo precisare che abbiamo adottato uno stile di guida piuttosto aggressivo ed utilizzato l’auto quasi esclusivamente in città, quindi con uno stile di guida più accorto i consumi sarebbero scesi in modo piuttosto drastico.

Tecnologia al giusto prezzo

La Suzuki Swift è dotata di un sistema di assistenza alla guida completo considerando il segmento dove si posiziona. Tra le altre cose, abbiamo infatti un cruise control adattivo ed il sistema di frenata di emergenza. Presenti inoltre il Sistema “attentofrena” (D.S.B.S.), il Sistema “guidadritto” (L.D.W.) ed il Sistema “restasveglio” (V.S.W.).

Ricco anche il sistema di infotelematica che, tra le altre cose, può contare sulla compatibilità con Apple Car Play. Si tratta di un sistema completo, anche se non propriamente immediato per quanto concerne la rapida consultazione.

Il prezzo di questo allestimento in prova è di circa 18mila euro. Tuttavia, grazie alle promozioni, si può risparmiare un bel po’ facendo scendere ulteriormente il già ottimo prezzo. In fondo all’articolo è possibile consultare il listino prezzi.

La qualità

Dal punto di vista costruttivo la Suzuki Swift è una macchina ben realizzata. Sì, le plastiche sono rigide ma nel complesso il design degli interni risulta azzeccato e la sensazione che si ha quando si sale a bordo della piccola della casa giappone è comunque positiva. Si riesce a stare comodi anche in cinque.

Poco pratico invece il baule che presenta una conformazione “a pozzetto”, quindi con uno scalino che non facilita le operazioni di carico e scarico.

Commento finale

La Suzuki Swift è una city car moderna che, grazie al piccolo sistema ibrido ideato dalla casa giapponese, riesce ad ottemperare alle vigenti e future normative senza troppi problemi. Infatti, anche se in realtà quello di Suzuki è un sistema “mild Hybrid“, ossia un livello base dell’elettrificazione dove il motore elettrico non fornisce una spinta alle ruote motrici ma si limita ad assistere il propulsore a benzina, dal punto di vista dei consumi porta dei benefici all’utente. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che un simile sistema costa relativamente poco ad una casa.

La Suzuki Swift quindi si rivela come una scelta decisamente azzeccata per tutti coloro che hanno bisogno di una city car veloce, pratica e, soprattutto, che può beneficiare di tutti gli incentivi ed i benefici previsti per le auto ibride. Il costo, intorno ai 18mila euro, risulta poi decisamente contenuto.

Il mild hybrid è tornato nuovamente di moda e sicuramente lo vedremo anche nelle future city car di casa FCA, tanto per fare un nome a caso. Anche se non stiamo parlando di un sistema “miracoloso” il piccolo ibrido consente alle case costruttrici di ottemperare alle normative senza sborsare troppi soldi in termini di costo di produzione -le batterie ad esempio sono di piccola taglia-.

In definitiva ci sentiamo di consigliare questa Suzuki Swift in allestimento S, ossia quello completo di tutta la dotazione in termini di assistenza alla guida, a tutti coloro che sono alla ricerca di una city car costruita bene, relativamente economica ed in grado di beneficiare di tutti gli incentivi previsti per le auto ibride.

New SWIFT 2017 Scheda Tecnica by emiliano ragoni on Scribd

Listino Prezzi Suzuki AUTO 08 Gennaio 2018 by emiliano ragoni on Scribd

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