Recensione Tesla Model S. Elon Musk ha dimostrato che le auto elettriche possono essere appetibili ed affascinati anche verso un pubblico abituato a guidare le endotermiche. E l’abilità di Musk è stata quella di creare da zero un segmento di mercato che prima non c’era: le auto elettriche di lusso.
In questo articolo vi vogliamo riproporre la recensione della Model S, che, dopo la decisione della Tesla di rendere gratis i Supercharger, diventa oltremodo appetibile. Infatti, come abbiamo ribadito in questo articolo, che fa riferimento ad un tweet pubblicato sull’account Twitter ufficiale, la casa americana, per incentivare le vendite della berlina Model S e della suv Model Xoffrirà il “pieno” gratis a vita. I nuovi acquirenti di queste due vetture potranno infatti recarsi senza alcun limite di frequenza presso i Supercharger e ricaricare gratis la propria auto elettrica.
Tesla: perché offrire i Supercharger gratis a vita è una mossa perfetta
Tesla Model S: l’ultimo aggiornamento
A fine aprile la Model S e la Model X hanno subito alcune migliorie tecniche che ne hanno aumentato l’autonomia. Questo è stato possibile grazie al nuovo motore elettrico all’anteriore a magneti permanenti, introdotto per la prima volta con la Model 3, che sostituisce quello a induzione (IM); un cambio di tecnologia che ha prodotto un miglioramento dell’autonomia del 10%. Con il nuovo motore, che garantisce anche una maggiore potenza e un’erogazione più regolare, la Tesla Model S con batteria da 100 kWh è in grado di percorrere 610 km (WLTP), che diventano 505 km per la Model X (WLTP).
I prezzi
-88.900 euro per la Long Range con 610 km di autonomia (WLTP)
-105.700 euro per la Performance con 590 km di autonoma, velocità massima di 260 km/h e scatto da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi
La recensione
La Tesla Model S, una berlina elettrica premium datata 2012, è la massima espressione dell’approccio di Musk nel segmento di lusso delle Compact Sedan. Sì, stiamo parlando di quel segmento di mercato che per anni è stato esclusivo appannaggio delle case tedesche. E la Model S è riuscita a scalare le classifiche di vendita in diversi Paesi rosicchiando quote di mercato proprio alle stesse aziende tedesche che, visto il successo di Tesla, hanno dovuto modificare le proprie strategie e puntare anche loro al “lusso elettrico”.
Tesla è arrivata prima di tutti e, soprattutto, è arrivata in un territorio inesplorato. Anche grazie a Tesla le auto elettriche ora sono sexy, affascinanti e appetibili.
Questo preambolo è necessario perché vi stiamo per raccontare la nostra esperienza alla guida di una Tesla Model S 100D, -D sta per Dual Motor- la versione con autonomia stimata di ben 632 km su ciclo NEDC. Abbiamo infatti avuto l’occasione di guidare per quattro giorni questa bellissima vettura che rappresenta, ad oggi, lo stato dell’arte della mobilità elettrica.
Tesla Model S 100D: lo stato dell’arte dell’auto elettrica. La nostra photogallery
Tesla Model S estetica: un po’ Sedan, un po’ Coupé
La Tesla Model S è una berlina di dimensioni importanti: lunghezza 498 cm, larghezza 196 cm e altezza 145 cm. Nonostante le generosissime dimensioni grazie alle linee morbide da Coupé si lascia apprezzare dal punto di vista estetico. Il frontale, a seguito del facelift, è cattivo al punto giusto e presenta una pulizia difficilmente riscontrabile nelle endotermiche.
Essendo una berlina progettata da zero come auto elettrica è praticamente priva di prese d’aria, ad esclusione delle feritoie presenti nella parte bassa del frontale. I gruppi ottici, a LED, sono sottili e conferiscono alla vettura uno sguardo accattivante. La fiancata è asciutta -bello l’esercizio di stile delle maglie a scomparsa- e, solo a partire dal terzo volume, si può notare una vistosa bombatura che confluisce nel posteriore. I gruppi ottici posteriori, tagliati all’altezza del portellone, sono forse l’elemento meno riuscito della vettura. La superficie vetrata, sottolineata dai profili cromati, risulta ben proporzionata rispetto alla carrozzeria.
Tesla Model S: bella da guidare e che accelerazione!
La Model S 100D è una vettura imponente che pesa oltre 2300 kg di cui 500 kg solo di batteria. La scelta di Tesla di collocare la batteria al di sotto del pianale della vettura -la scocca è completamente in alluminio-, e quindi di abbassare il baricentro, è risultata vincente perché alla guida, nonostante il peso, la vettura appare agile e non impacciata nei repentini cambi di direzione.
Anche grazie alla perfetta ripartizione dei pesi 50/50, è praticamente impossibile mettere in crisi l’aderenza della berlinona elettrica. L’impronta su strada della Model S è garantita dai mastodontici pneumatici 245/35 montati su cerchi da 21”.
Grazie alla trazione elettrica il confort è massimo ed il driver sente solo il rumore di rotolamento delle gomme. Sulla 100D sono di serie anche le sospensioni pneumatiche, feature assolutamente necessaria su questo tipo di vettura. Grazie al sistema di geolocalizzazione la vettura riconosce le rampe sulle quali siamo passati in precedenza e automaticamente adatta l’altezza dell’auto.
Il bello della Tesla Model S è l’accelerazione. Elon Musk ha spesso usato l’accelerazione per dimostrare l’efficienza del motore elettrico rispetto a quello endotermico. La Model S P100D, ossia la versione Performance, è infatti in grado di accelerare da 0 a 100 in soli 2,7 secondi. La nostra 100 D, pur non arrivando a quel valore, ferma il cronometro a 4,3 secondi. Stiamo quindi parlando di un’accelerazione bruciante degna di un’hypercar. La velocità massima è di 250 km/h.
Tesla Model S: la semplicità elettrica
La 100D ha due motori elettrici estremamente compatti, uno sull’assale anteriore e uno su quello posteriore. Grazie alla trazione integrale intelligente la vettura riesce a capire le condizioni del manto stradale e a dosare la potenza. A differenza delle controparti endotermiche, dove la trazione integrale generalmente incide sui consumi, i due motori della S 100D permettono una maggiore autonomia.
Il bello del motore elettrico è la semplicità. Il motore elettrico è infatti composto da tre parti: statore, rotore, inverter. Costruttivamente è quindi molto più semplice rispetto alle quasi 2500 parti che può avere un motore a combustione. I motori della Model S 100D sono collocati direttamente sui due assi ed il differenziale permette di ripartire la potenza su una ruota o sull’altra a seconda del coefficiente di aderenza. Altra particolarità è che i due motori sono completamente svincolati l’uno dall’altro; è il software che ripartisce la potenza da una parte o dall’altra. La peculiarità del motore elettrico è quella che quasi il 90% dell’energia si traduce in motricità.
Grazie al pacchetto tecnico firmato Tesla l’utente guidando la Model S si sente sicuro, protetto, cullato dal lusso elettrico. Non dobbiamo dimenticare che il vantaggio di avere due motori compatti come quelle presenti sulla Model S, oltre a consentire più spazio a bordo e per i bagagli, in caso di urto consente un maggiore spazio di assorbimento e quindi di una maggiore dissipazione dell’energia. Ridotto anche il rischio di intromissione all’interno dell’abitacolo del motore per gli occupanti anteriori.
Tesla Model S: spaziosa più di una Station Wagon
La Tesla Model S ha uno spazio a bordo degno di una Station Wagon, nonostante comunque stiamo parlando di una vettura che ha una carrozzeria da berlina-coupé. Oltre al vano bagagli posteriore, dotato di doppio fondo, anche nella parte anteriore abbiamo un pozzetto che può essere sfruttato al massimo quando si effettuano i lunghi viaggi. Le operazioni di carico-scarico grazie all’assenza della soglia risultano agevolate.
Dove ricarico la Tesla Model S?
Elon Musk è stato abile a realizzare una vettura elettrica da zero e, congiuntamente, a studiare un sistema di ricarica proprietario, i Supercharger. In Italia sono presenti 26 Supercharger (numero in continua crescita) e 400 Destination charging: QUI per vedere la mappa interattiva dei punti di ricarica. I Supercharger da 120 kW permettono di fare il pieno alla vettura in poco tempo: in 20 minuti si riescono a ricaricare circa 250 km. Essi forniscono energia rapidamente e rallentano quando la batteria è vicina alla piena ricarica. Noi abbiamo provato quello di Melegnano, collocato esattamente all’uscita dell’autostrada A1.
Ricaricare la Model S è un gioco da ragazzi: basta avvicinare il cavo del Supercharger allo sportellino che si aprirà automaticamente.
Tesla Model S: l’autonomia
Una volta saliti all’interno della Model S 100D il computer di bordo ci fa vedere il dato dell’autonomia che si basa sullo storico dell’utilizzo, quindi fondamentalmente “tara” l’autonomia sui chilometri percorsi. La Model S che abbiamo avuto modo di provare era praticamente nuova poiché aveva percorso solo 1000 km e quindi il dato che ci veniva proiettato dal computer di bordo teneva conto dello storico di utilizzo.
Conviene comprare la Model S?
La Model S costa cara. Inutile girarci attorno. I prezzi italiani della Model S partono da 86700 euro: QUI il configuratore. La Model S 100D che abbiamo provato, provvista di diversi pacchetti tra cui l’irrinunciabile Autopilot 2.5, supera i 120 mila euro. Bollo, superbollo, benzina sono però tutti costi che devono essere presi in considerazione quando si acquista una vettura premium.
Cominciamo con il dire che acquistando la Model S 100D ho cinque anni di esenzione totale dal bollo e dal superbollo e dal sesto anno in poi si paga 1/5 rispetto alle vetture a benzina.
Poi c’è il capitolo carburante. Fare un pieno alla Model S 100D con batteria da 100 kWh, supponendo un costo medio di 25 centesimi al kWh, costa 25 euro (circa). I Supercharger, prima gratuiti a vita, oggi permettono all’utente 400 kWh all’anno gratuiti, che equivalgono a 1600/2000 km l’anno, dopodiché si paga 25 centesimi al kWh.
Ma acquistando una Model S si risparmia anche sulla manutenzione. Sono otto gli anni di garanzia che Tesla dà ai suoi clienti sul pacco batteria e suoi motori a chilometraggio illimitato, 4 anni e 80mila km su tutto il resto della vettura. In un anno possiamo registrare un costo di un tagliando di circa 600 euro.
Tesla Model S: Qualità e tecnologia
Il cuore della plancia della Model S è tutto racchiuso nel grande schermo touch da 17” a sviluppo verticale. I tasti fisici sono ridotti veramente all’osso, anzi, sono soltanto due: uno sulla parte destra che serve per aprire il cassetto e uno sulla parte sinistra che serve per azionare le 4 frecce. Tutto il resto è touch. Inizialmente sarà un po’ dura destreggiarsi tra tutti i vari menu, ma una volta che ci si è fatta la mano il tutto diventa abbastanza agevole.
La qualità complessiva degli interni della Model S è buona anche se da un’auto di questa fascia di prezzo forse ci si aspetta qualcosa di più. Alcune plastiche, specialmente quelle del generoso tunnel centrale, risultano un po’ troppo povere.
Tesla Model S: Ok, la direzione è quella giusta
In questa nostra recensione non abbiamo toccato il capitolo Autopilot e quello relativo al sistema di infotelematica di bordo poiché, entrambi questi aspetti, verranno approfonditi in articoli specifici. Quello che però ci piace sottolineare è che nella nostra prova della Model S 100D abbiamo avuto modo di toccare con mano l’auto che per certi versi rappresenta il futuro della mobilità. Elon Musk ci è arrivato prima di tutti ed è riuscito a rendere fertile il terreno delle auto elettriche.
La Model S è una berlina spaziosa, sicura e silenziosa. Grazie all’ecosistema costruito da Tesla l’autonomia e la ricarica non sono più un problema. Certo, per fare un viaggio lungo bisogna organizzarsi ma la pianificazione, comunque, è alla base della mobilità elettrica ed alternativa.
Trovare difetti alla Model S è difficile. Possiamo dire con certezza che chi è abituato alle berline tedesche potrebbe trovare alcune finiture degli interni non all’altezza. Ad ogni modo dobbiamo considerare che Tesla è un’azienda giovane e quindi questi sono difetti da mettere in conto, indubbiamente però questi particolari dovranno essere migliorati nel prossimo futuro.
I pregi della Model S sono tanti. Possiamo iniziare con il dire che abbiamo tutta la potenza a disposizione in qualsiasi momento, che la trazione integrale intelligente rende guidabile la vettura anche su terreni scivolosi, nonostante comunque stiamo parlando di un’auto che pesa 2500 kg. Oppure possiamo affermare che la Tesla Model S è bella perché è una Tesla, perché è una vettura che è stata concepita e progettata da zero come una vettura elettrica.
Sulla Model S anche la sicurezza attiva e passiva sono ai massimi livelli. Grazie al baricentro basso e alla disposizione dei pesi 50/50 la Model S si rivela una vettura piacevole da guidare anche su strade tortuose. Buona anche la risposta dello sterzo.
In conclusione giudicare la Model S possiamo dire che non è una cosa facile perché quando si parla di Tesla si deve parlare anche di Elon Musk. In questo articolo però ci siamo prefissati l’obiettivo di dare degli elementi utili a tutti coloro che sono interessati ad entrare nell’universo Tesla. E allora possiamo sicuramente dire che la Tesla Model S, specie nella versione 100D, rappresenta quanto di meglio attualmente disponibile nel mercato delle auto elettriche. Stiamo infatti parlando di una vettura che può essere utilizzata come auto aziendale di rappresentanza, in fondo se si considerano tutti i benefici economici la Model S risulta oltremodo conveniente rispetto alla berline premium tedesche di pari segmento. E poi, anche se sembra superfluo dirlo, grazie ai Supercharger, la Tesla Model S è l’unica vettura elettrica che può essere sfruttata anche nei viaggi a lungo raggio.
PRO
-Estetica azzeccata
-Accelerazione da Supercar
-Ecosistema Tesla
-Tecnologia a go-go
CONTRO
-Costa tanto
-Alcune finiture degli interni non all’altezza
SISTEMA DI INFOTELEMATICA
Il cuore della plancia della Tesla Model S è tutto racchiuso nel grande schermo touch da 17” a sviluppo verticale.
I tasti fisici sulla plancia sono ridotti vermanete all’osso, anzi, sono soltanto due: uno sulla parte destra che serve per aprire il cassetto e uno sulla parte sinistra che serve per azionare le 4 frecce. Tutto il resto è touch.
Inizialmente sarà un po’ dura destreggiarsi tra tutti i vari menu, ma una volta che ci si è fatta la mano il tutto diventa abbastanza agevole.
Le icone sono collocate sopra e possono essere spostate. La parte della musica è molto completa, abbiamo la radio DAB e l’abbonamento a Spotify premium. Non dobbiamo infatti dimenticare che la Model S è una macchina sempre connessa grazie alla presenza di una schedina dati. Quindi sarà possibile utilizzare l’abbonamento a Spotify anche negli altri paesi d’Europa.
Un’altra parte molto importante dell’infotelematica targata Tesla è il navigatore che ha le mappe di Google Mpas. Il funzionamento ottimo ed inoltre c’è la possibilità di visualizzare, selezionando l’apposita icona a forma di lampo, i punti di ricarica suddivisi per supercharger e per destination charger. I primi sono quelli proprietari Tesla dove sarà possibile caricare alla massima velocità i secondi sono dei punti che offrono una ricarica più lenta ma comunque sono dei luoghi dove il cliente potrà ristorarsi.
Anche la gestione della vettura avviene tutta tramite lo schermo. Posso infatti alzare o abbassare le sospensioni pneumatiche, o agire sulla tipologia della sterzo -selezionabili tra sport, comfort e standard-. Una particolarità del sistema delle sospensioni pneumatiche è la geolocalizzazione. Infatti, se siamo costretti ad alzare la macchina per affrontare una determinata rampa, la macchina memorizza il punto e automaticamente la prossima volta che ci troveremo ad affrontare quella rampa si alzerà automaticamente.
Anche la climatizzazione è gestibile esclusivamente dal pannello touch. In questo caso i comandi sono nella parte sotto del pannello.
Non manca ovviamente la parte della ricarica dove posso andare a monitorare il consumo e lo storico dei consumi e delle ricariche. Il tutto è quindi facilmente gestibile.
La connessione tra la Tesla è la vettura avviene attraverso un’apposita app dalla quale posso parcheggiare la vettura stando anche fuori da essa, oppure avviare la climatizzazione, oltre a sapere dov’è localizzata la vettura.
Oltre all’app c’è ovviamente anche la possibilità di interfacciare lo smartphone alla vettura: in questo caso avrò una semplice connessione nella quale posso utilizzare il viva voce della vettura per rispondere o per effettuare delle chiamate. Manca la compatibilità con i sistemi Apple car Play e Android Auto. Ma onestamente non se ne sente la mancanza.
In conclusione
In definitiva il sistema di infotelematica rispecchia il credo di Elon Musk. L’utente utilizzando questa sistema che è parte integrante nell’esperienza quotidiana di uso della Tesla avrà la percezione di essere alla guida dell’automobile del futuro. Sì, effettivamente è così l’infotelamatica Tesla è completa, ricca e moderna. E molto probabilmente anticipa le tendenze. Anche se abbiamo visto che le case tedesche, che insieme a Tesla sono quelle più avanti su questo specifico settore, preferiscono ancora impiegare i tasti fisici congiuntamente al touch.
Gli interni