Suzuki è un costruttore che ha saputo anticipare le tendenze del mercato puntando forte su una gamma ibridizzata. E, numeri alla mano, questa scelta è risultata vincente. L’azienda giapponese ha infatti implementato un sistema ibrido economico proponendolo su una gamma di vetture in grado di incontrare il gusto di un maggior numero di persone. Infatti, Suzuki è un costruttore specializzato in quelle che vengono definite world car.
Su Greenmotorsport abbiamo provato sia la Suzuki Baleno sia la più recente Suzuki Swift. Il sistema Suzuki Hybrid che troviamo sull’Ignis è il medesimo delle altre due vetture che abbiamo testato ed ha come elemento chiave l’Integrated Starter Generator (ISG), un dispositivo che funge da generatore di corrente, motorino di avviamento e motore elettrico.
L’ISG aiuta il motore termico a vincere le inerzie nelle fasi più gravose della guida, ovvero all’avviamento, nelle partenze da fermo e quando è necessario uno spunto vivace. Il suo intervento, che non richiede alcuna operazione da parte del driver, è graduale, e riduce il consumo di benzina.
L’ISG è alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio nelle quali viene accumulata l’energia recuperata nelle fasi di rallentamento, senza bisogno di ricariche esterne. Gli accumulatori, dalle dimensioni ridotte, sono alloggiati sotto il sedile di guida, dove non sottraggono spazio ai passeggeri e ai loro bagagli.
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Alla fine costa poco e conviene
Il sistema ibrido Suzuki incide di circa 1000 euro sul prezzo di listino del veicolo. Elemento da non trascurare se si tiene conto che la clientela a cui si rivolge il costruttore nipponico è quella di massa, poco disposta a svenarsi per l’acquisto di un’auto. Bisogna inoltre precisare che, anche se stiamo parlando di un mild hybrid, molte amministrazioni – Regioni, Province e Comuni- concedono benefici quali l’esenzione dal pagamento del bollo fino a cinque anni, l’accesso alle ZTL o la sosta gratuita nei parcheggi con strisce blu.
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Tutte le ibride Suzuki hanno un prezzo di listino estremamente competitivo. Posizionandosi sotto i 15.000 euro, si collocano, infatti, al vertice dell’offerta ibrida per competitività economica rispetto alle altre marche.
L’allestimento che abbiamo provato – Suzuki HYBRID 2WD ITOP- ha un costo di poco più di 16mila euro, ma spesso sono disponibili promozioni che fanno scendere il prezzo a circa 15mila euro.
Estetica: un piccolo SUV
La Suzuki Ignis ha un’estetica molto particolare. Se infatti il frontale è piuttosto “tradizionale” con un calandra a sviluppo orizzontale dove sono incastonati i gruppi ottici ed i fari diurni a LED.
Il taglio laterale è quello che riserva maggiori sorprese perché, all’altezza delle porte posteriori troviamo una linea inclinata che riduce il terzo volume ad una strana figura geometrica. Il lunotto è anch’esso tagliato e confluisce nella sezione posteriore che invece risulta piuttosto squadrata.
Complessivamente la Suzuki Ignis assomiglia ad un piccolo SUV contraddistinto da linee geometriche, anche per via dell’altezza da terra maggiore rispetto alle vetture della stessa categoria. Dal punto di vista estetico è sicuramente una vettura che ha personalità e per questo potrebbe non piacere a tutti.
Dotazione e tecnologia
Il bagaglio tecnologico della Suzuki Ignis prevede i seguenti sistemi: Cruise Control adattivo con limitatore di velocità, sistema “attentofrena” (DCBS), sistema “guidadritto”, sistema “restasveglio”, sistema “chiavintasca” e Hill Hold Control, quest’ultimo specifico per le partenze in salita.
Sull’esemplare che abbiamo testato era disponibile l’ottimo sistema di infotainment Suzuki con display touch screen da 7″, Radio DAB+, USB MP3, connettività smartphone, bluetooth e comandi al volante.
Si tratta di un sistema di intrattenimento “onesto” ma assolutamente completo perché permette di interfacciare il proprio smartphone con le vettura senza nessuna costrizione di sorta. Stiamo parlando di un sistema compatibile con Apple Car Play.
IGNIS Scheda Tecnica by emiliano ragoni on Scribd
La Qualità
La Suzuki Iquis è una vettura costruita bene. Nonostante si posizioni su una fascia di prezzo popolare gli assemblaggi risultano piuttosto solidi.
Certo, i materiali non possono essere considerati di grande qualità -sono infatti presenti numerose zone con plastiche rigide- ma complessivamente la sensazione che si prova quando si sale all’interno della vettura giapponese è piuttosto positiva grazie ad un design della plancia pulito e funzionale. Rispetto agli interni che siamo soliti vedere su una vettura giapponese la Suzuki Ignis si presenta come una macchina in grado di mettere allegria, anche grazie a degli spiccati contrasti cromatici.
Il volante a tre razze presenta dei tasti a destra e a sinistra con cui è possibile governare il sistema di intrattenimento della vettura senza troppi problemi.
Su strada
La Suzuki Ignis è una vettura piacevole da guidare specie in città. Si conferma una perfetta citycar grazie a delle dimensioni compatte e ad un powertrain scattante ma parco nei consumi. Nella nostra prova abbiamo registrato in media circa 5.6 l/100 km, ma adottando una guida più accorta si può arrivare benissimo a 20 km/l, ottimo valore se consideriamo che stiamo parlando di una citycar a benzina con sistema ibrido.
La posizione di guida rialzata permette inoltre di avere una buona visuale. Convincente anche la risposta del cambio e del volante. Dal punto di vista meccanico la Suzuki Ignis conferma e ribadisce tutte le qualità del costruttore giapponese.
Conclusioni
Suzuki è un costruttore di automobili che ha fatto della solidità della meccanica il suo punto di forza. Negli anni però la casa nipponica ha saputo evolversi ponendo particolare attenzione alle richieste del mercato. L’estetica di questa Suzuki Ignis è un qualcosa di rottura con il passato attraverso delle linee geometriche e razionali.
Anche se è dotata di un sistema ibrido che definiamo “mild hybrid”, la Suzuki Ignis, così come Swift e Baleno, si conferma come una vettura economica dal punto di vista dei consumi.
Inoltre, con un piccolo esborso in più rispetto alla variante endotermica è possibile portarsi a casa un ibrido che può beneficiare delle agevolazioni previste dalle amministrazioni locali per questo tipo di motorizzazioni.
Il prezzo di listino della versione che abbiamo provato, la TOP, è di poco più di 16mila euro, tuttavia attraverso delle promozioni il costo può scendere fino ad arrivare a circa 15mila euro.
In definitiva la Suzuki Ignis è una city car con pochi “veri” difetti; è economica, pratica e completa dal punto di vista tecnologico.
PRO
– Ha personalità
– Consuma poco
– Molto pratica in città
– Comoda e spaziosa
CONTRO
– Un po’ rigida
– Potrebbe non piacere a tutti
IGNIS 1.2 HYBRID 2WD ITOP