Oltre alla e-bike, per muoversi in città in modo sostenibile e green, si stanno facendo largo un’altra categoria di mezzi che riesce a risolvere alcuni problemi che affliggono la bicicletta elettrica. Tra questi problemi non possiamo non citare l’assenza di una protezione alle intemperie, oltre che la difficoltà nel portarsi dietro bagagli o altro. Quali sono questi mezzi alternativi che rappresentano il passaggio mancante tra bicicletta e quadriciclo elettrico? Tra di essi possiamo annoverare la Bio-Hybrid di Schaeffler, interessante progetto dell’azienda specializzata nella realizzazione di componentistica per auto.
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Oggi però vogliamo parlarvi di un’altra proposta che possiamo definire “simile” rispetto alla Bio-Hybrid. Stiamo parlando di Scuter, realizzato da una startup romana. Si tratta di mezzo a tre ruote elettrico, pensato per essere utilizzato nei servizi di scooter sharing. Il mezzo è omologato per la guida senza casco e la batteria permette una percorrenza di circa 100 km.
La startup romana sta raccogliendo fondi su Mamacrowd in una campagna lanciata lo scorso dicembre e che proseguirà fino al 20 marzo. Attualmente è stato raggiunto il traguardo dei 150mila euro. Tra gli investitori ha aderito anche LVenture group, holding di partecipazioni quotata all’MTA che investe in startup digitali e che ha sostenuto il lancio del tre ruote.
Lo scooter sharing ha uno schema “free floating pay per use”. In sostanza, è il modello dei car sharing ma realizzato con uno scooter elettrico appositamente progettato e costruito per l’uso condiviso.
I founder di Scuter, Gianmarco Carnovale, Gabriele Carbucicchio, Carmine di Nuzzo, Luca Ruggeri ed Alberto Piglia prevedono di effettuare le prime consegne alle aziende in primavera ed immediatamente dopo avviare il servizio consumer a Roma.
“Siamo felici per il risultato raggiunto in questa campagna di crowdfunding” dice Gianmarco Carnovale, CEO di Scuter, “dimostra che il progetto è valido anche perché abbiamo fissato una valutazione pre-money molto alta per i canoni italiani. Hanno creduto in noi investitori di ogni parte d’Italia, la maggior parte persone che non abbiamo mai avuto modo di conoscere personalmente, senza quindi poter trasmettere loro il nostro entusiasmo. Questo ci gratifica davvero tanto, perché ci fa toccare in modo tangibile il valore che il nostro progetto comunica all’esterno”.
“Scuter introduce delle tecnologie molto innovative per un servizio di vehicle sharing” – dice Luca Ruggeri, CTO della startup romana – “tra queste, per i consumer, ci sono le tariffe personalizzate in base al profilo dell’utente e alla sua collaborazione allo sharing, i servizi turistici guidati dalle app integrate che illustrano i siti da visitare lungo il percorso del viaggio del mezzo e poi ci sono i servizi per le flotte aziendali con particolari caratteristiche e servizi ad hoc, a seconda dell’azienda con cui trattiamo”.
“Stiamo definendo diversi accordi di partnership con grandi aziende che ci accompagneranno nel nostro percorso di crescita, rendendo Scuter una startup profittevole e scalabile” dice Gabriele Carbucicchio, CFO e responsabile del business development. “Contiamo di poter annunciare a breve queste alleanze”.