Dacia Spring, primo contatto con l’elettrica che costa meno di tutte

La Dacia Spring è l’elettrica più economica sul mercato. Poca spesa uguale a tanta resa? Forse. Anche in questo caso a provarla per noi è il nostro lettore nonché la nostra “penna”, Alberto Prieri (QUI il suo canale YouTube Terzo Garage), che dopo la Nuova Fiat 500 elettrica, il primo contatto con la Porsche Taycan 4S, con la piccola ibrida Honda Jazz, la Toyota Yaris Hybrid, la stilosa elettrica Citroën ë-C4, e la Kia e-Niro questa volta ha avuto un primo contatto proprio con l’elettrica low cost della casa rumena.

Dacia Spring: si porta a casa a 10mila euro

Sfruttando gli incentivi, la Dacia Spring ha un prezzo che scende a 10mila euro. Look da crossover ma vocazione cittadina, con motore da 45 CV e autonomia fino a 300 chilometri in ambito urbano. Meno di 20 mila euro il prezzo di listino del modello Comfort (il base) che, con incentivi statali e rottamazione, si porta a casa per meno di 10 mila euro, divenendo di fatto l’elettrica più economica del mercato.

 

L’essenziale

L’essenziale c’è e, come diceva Henry Ford, “quello che non c’è, non si rompe”. Nel realizzare la Spring, la Dacia ha seguito questa filosofia, costruendo un’auto senza fronzoli, ma concreta. Ad esempio, sul fronte degli Adas sono presenti limitatore di velocità, frenata automatica d’emergenza, retrocamera e sensori di parcheggio. E sono di serie in tutte le versioni: oltre alla Comfort, ci sono la Comfort Plus e la Business (oggetto di questa prova), destinata esclusivamente al noleggio.

L’altezza di 15 centimetri da terra e il look ne fanno un piccolo crossover cittadino: 373 centimetri di lunghezza, 177 di larghezza e 151 di altezza. Viste le dimensioni compatte, l’abitabilità interna è davvero molto buona per quattro persone (il numero di passeggeri per il quale è omologata la Spring). Solo chi è piuttosto alto potrebbe avere qualche problema a sedersi dietro, non tanto per lo spazio sopra la testa, sufficiente, quanto per le gambe. Davanti, il volante è fisso (nessuna regolazione di altezza o profondità) e, del sedile del guidatore, si può modificare solo l’inclinazione dello schienale. Nonostante queste limitazioni, nel mio caso (sono alto 1,90) non ho trovato particolari disagi nella posizione di guida, ma ognuno dovrà sperimentare personalmente l’auto per verificare che questo non accada.

45 CV posson bastare

Sul fronte delle prestazioni, non ci si possono aspettare meraviglie. Il motore elettrico ha una potenza di 33 kW, pari a circa 45 CV, alimentato da una batteria da 27,4 kWh. In ogni caso, lo scatto nel breve è buono, con 5,6 secondi da 0 a 50 km orari, sufficiente per una guida piacevole in città e in tratti trafficati. Per passare da 0 a 100, invece, sono necessari 19,1 secondi e la velocità massima è di 125 km orari. In altre parole, non è una macchina per lunghi viaggi in autostrada, ma non è nata per questo. Lo conferma l’autonomia: 230 km nel misto, 300 in urbano (ciclo Wltp).

Le versioni Comfort Plus e Business hanno il sistema multimediale MediaNav con touchscreen centrale da 7 pollici. I comandi del clima manuale sono fisici e facili da manovrare. Torna la classica leva del freno a mano e il nottolino per inserire la chiave. Una volta girata per accendere il quadro strumenti (con un piccolo schermo Lcd da 3,5 pollici al centro), bisgona ancora dare un colpetto, come se si dovesse accendere il motore termico, affinchè la macchina visualizzi l’OK sul cruscotto e sia pronta a partire.

Linee semplici, ma piacevoli

Nell’insieme, le linee della Spring sono semplici, ma piacevoli. Più ricercato il frontale, con i gruppi ottici su due livelli e led per posizioni e anabbaglianti. E sempre di fronte si trovano le due prese di ricarica. Tirando una levetta all’interno dell’abitacolo, si solleva la calandra che riporta il marchio Dacia, per dare accesso alle prese. Quella per la corrente alternata è di serie e ha un’assorbimento massimo di 7 kW. Significa che, per caricare a casa la batteria fino all’80%, servono tra le 10 e 11 ore, mentre con una wallbox si scende a 5. In opzione si può avere la presa per la ricarica in corrente continua con assorbimento fino a 30 kW: in questo modo, bastano 50 minuti a una colonnina fast.

Conclusioni

Su strada, la Dacia Spring si comporta bene. L’assetto è meno morbido di quanto ci si possa aspettare e la batteria sotto i sedili posteriori rivela un buon bilanciamento dei pesi rispetto al motore, posto anteriormente. Così, in curva il rollio è leggero e non compromette il piacere di guida. In sintesi, la Dacia Spring offre molto per il prezzo alla quale viene venduta. Risulta anche ben assemblata e priva di cigolii o rumori fastidiosi. Risulta ideale in città e per coloro che vogliono un’auto elettrica adatta a brevi o medi spostamenti e, soprattutto, economi

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